STEFANO LEMMI
Sport

Granata, ecco il mini Var. Sarà a chiamata del mister

La grande novità di questo campionato sarà il Football video support. Ogni allenatore avrà a disposizione due possibilità per reclamare giustizia. .

Il Pontedera in campo (foto Bongianni/Germogli)

Il Pontedera in campo (foto Bongianni/Germogli)

Si chiama Football video support, che impareremo a conoscere con l’acronimo di Fvs. E’ la più grande novità che si presenta al via del campionato di Serie C 2025-26, ed è una specie di Var, ma non è il Var. E’ comunque un’assistenza che viene fornita all’arbitro durante la partita per aiutarlo a decidere meglio su episodi dubbi o controversi. Vediamo a grandi linee come funziona, ricordando che la Fvs inizierà ad essere attiva dalla prima giornata di campionato, quindi per il Pontedera dalla trasferta a Sassari di sabato 23 agosto, e non dalle gare del primo turno Coppa Italia di domenica (per i granata a Perugia).

L’allenatore di ciascuna squadra comincia l’incontro con due cards in tasca. Ognuna corrisponde ad una chiamata di Fvs, quindi ogni squadra ha al massimo due cards-richieste da sfruttare, ed è solo l’allenatore che può attivarle consegnandole al Quarto uomo. Quando? Quando l’arbitro non è intervenuto in uno di questi quattro casi: a) un gol (dell’ avversario ovviamente) viziato da irregolarità, che sia un fallo durante l’azione o una posizione di fuorigioco b) assegnazione di un calcio di rigore, se magari il fallo che l’ha generato è stato dubbio o se magari l’episodio è accaduto effettivamente dentro l’area di rigore c) se il colore del cartellino doveva essere giallo anziché rosso o viceversa d) un giocatore ammonito (e magari espulso perché al secondo giallo) per sbaglio di persona. Ecco, in queste situazioni, nelle quali, come detto, l’arbitro non è intervenuto prima a rivedere l’accaduto, può intervenire l’allenatore della squadra apparentemente penalizzata. Può essere qualsiasi giocatore a richiamare l’attenzione del direttore di gara facendo roteare in aria il dito indice, ma tocca all’allenatore chiamare il Quarto uomo, consegnarli la card e portare l’arbitro al video check, dove quest’ultimo si recherà però soltanto con il Quarto uomo. Tutto, chiaramente, deve avvenire nell’immediatezza dell’azione dubbia e prima che il gioco riprenda, altrimenti il direttore di gara deve aspettare che l’azione arrivi in una zona di campo ininfluente per le due squadre.

A questo punto, se dopo la verifica l’allenatore ha ragione, la card gli viene restituita (e quindi gli restano le due chiamate), altrimenti la perde (e quindi gliene resta una). Il monitor dove rivedere l’azione incriminata sarà con molta probabilità posto tra le due panchine, e a gestire le immagini spetterà un assistente all’arbitro della Can di Serie C.

Intanto dal gruppo granata, che da ieri pomeriggio ha ripreso la preparazione in vista di Perugia, arrivano buone notizie perché Ladinetti si è unito ai compagni. Non è quindi escluso che Menichini lo utilizzi, anche in parte, per la Coppa Italia.

Stefano Lemmi

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