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Volterra (Pisa), 25 giugno 2021 - Prima la card senza sesso, ora il patto per sensibilizzare gli operatori a usare un linguaggio "friendly". Volterra include e non discrimina nessuno. Sono le architravi che sorreggono il vademecum improntato sul rispetto, che il Comune ha siglato con tutte le associazioni di categoria per dare al turismo quella svolta capace di volare oltre ogni tipo di discriminazione. Sessuale in primis: del resto la città lo aveva già insegnato con la "Volterra card", che di fatto aveva “cancellato“ un anno fa il sesso del visitatore sul biglietto per eliminare possibili discriminazioni. E oggi, con il patto tra associazioni e amministrazione, questa volontà di inclusione si amplia, facendo entrare nell’accoglienza un linguaggio che punta a non offendere la sensibilità di nessuno.
Il primo passo verso una maggiore inclusione era avvenuto nel 2020: riaprendo i suoi tesori al pubblico dopo il primo lockdown, la città inaugurò la carta per gli accessi nel polo museale, in cui il pacchetto famiglia specificava “due adulti con bambini“. Non un uomo e una donna con bambini, quindi, ma qualsiasi tipo di famiglia. "Oltre alla volontà di tenere alta l’attenzione sul ddl Zan – sottolinea oggi l’assessora al Turismo Viola Luti – stiamo provando a fare un passo in più: la visione inclusiva contro la discriminazione sociale e sessuale, verrà affiancata dall’accoglienza di tutti coloro che, in qualche modo, si sentono emarginati, isolati e penalizzati, o che vivono particolari fragilità. Qui troveranno una comunità che accoglie. La nostra storia ha sempre dimostrato apertura e accoglienza. L’adesione a questa iniziativa da parte di tutte le associazioni di categoria e degli enti di promozione turistica testimonia l’attenzione e la sensibilità nei confronti di tutti coloro che possono essere oggetto di discriminazioni".
Si tratta dunque di avviare una campagna promozionale in cui viaggiare significa liberarsi da ogni barriera, sulla scia di quanto già messo in piedi da Toscana Promozione per il "Turismo arcobaleno", e che a Volterra mira a promuovere buone pratiche per accogliere chiunque possa sentirsi discriminato. "Mettere in atto un turismo che include significa partire anche da una prima accoglienza del visitatore con linguaggi e parole giuste – prosegue Luti – . Vogliamo che chi arriva in città si senta accolto a braccia aperte, in un luogo che dà la possibilità di sentirsi a casa. Grazie all’accordo con le associazioni di categoria e del settore turistico, abbiamo la possibilità di sensibilizzare i loro associati verso forme di attenzione rivolte a tutte le diversità".