
In arrivo la Consulta dei giovani (foto d’archivio)
Pontedera, 28 gennaio 2025 – Sta per approdare nel prossimo Consiglio comunale la proposta di alcuni giovani che hanno deciso di creare un organo istituzionale per dare forma a idee, proposte ed occasioni di confronto. Si chiamerà Pontegiovani e vuole essere una vera e propria consulta dei giovani. Proprio come ci sono le consulte di quartiere (anche queste si reinsedieranno nelle prossime settimane), la consulta dei giovani andrà a rappresentare una larga parte dei giovani pontederesi ma non solo. L’assemblea sarà infatti composta da tutti i giovani di età compresa 16-30 anni, residenti o domiciliati nel Comune di Pontedera ma anche dalla Valdera purché frequentino il Villaggio scolastico pontederese. A questi si aggiungono da regolamento anche 2 membri per ogni associazione locale, 2 membri del tavolo scolastico, 2 membri della consulta provinciale studentesca e chi dimostra a mezzo tessera di frequentare la biblioteca comunale. Si riunirà con cadenza all’incirca mensile o comunque su richiesta del coordinatore eletto o di due terzi dei partecipanti. Ed è previsto un Consiglio direttivo formato da 5 persone, coordinatore e vicecoordinatore compresi. “La proposta è nata lo scorso anno dal consigliere comunale Vito Bazi ed è stata condivisa con noi e con tutte le forze politiche dell’attuale maggioranza – spiega Alessandro Meloni, segretario dei Giovani Democratici di Pontedera – in queste settimane abbiamo messo a punto il regolamento che poi dovrà essere approvato nel prossimo Consiglio comunale”. I recenti fatti di cronaca, ultimo quello di ragazzo di 16 anni arrestato a scuola, hanno ulteriormente messo in evidenza un disagio giovanile che allarma la cittadinanza ma anche gli stessi coetanei.
“Tra le nostre priorità c’è sicuramente quella della sicurezza al Villaggio scolastico – dice Meloni – da combattere non con un aumento delle forze dell’ordine ma con una maggiore socialità, nuovi punti aggregativi, corsi anche a scuola capaci di rafforzare il senso di rispetto verso il prossimo, verso la res pubblica. Ed a proposito della necessità di creare nuovi punti aggregativi dovremo ragionare e provare a sviluppare nuove proposte, una di queste potrebbe essere la realizzazione di uno spazio al chiuso o all’aperto al Parco dei Salici, dove poter studiare ma anche ritrovarsi. Ci aspettiamo che questo nuovo organo possa essere un progetto utile ai ragazzi per crescere, aggregarsi, proporre idee ma anche, perché no, lamentarsi di qualcosa che non va”.