Villa da demolire, colpo di scena. Oggi l’udienza sulla sospensione

La vicenda della villa da demolire a Ponsacco torna davanti ai giudici oggi anziché a giugno. La famiglia Cerretini si oppone alla demolizione e annuncia nuove manifestazioni.

Colpo di scena vicenda della villa da demolire. Si torna davanti ai giudici, oggi anzichè a giugno. Lo scorso dicembre il Tar della Toscana si era pronunciato per una sospensione dell’ iter rinviando al 26 giugno, quando avrebbe dovuto decidere sul ricorso della famiglia Cerretini. Anche il Consiglio di Stato aveva dato la sospensione al 16 gennaio, superata, tuttavia, da quell del Tar. Provvedimento di sospensiva, però, impugnato dalla controparte. E alla luce di questo ricorso oggi ci sarà udienza, appunto. "Sono abbattuta e demoralizzata – dice Paola Cerretini –. Pensavo, ormai, di stare tranquilla fino al prossimo giugno. Invece tutto questo rimette in discussione ancora la vicenda e, soprattutto, l’obiettivo della contraparte è un’accellerazione dell’iter per la demolizione".

Cosa succererà oggi? "Qualcunque cosa accada – aggiunge Paola Cerretini – la mia posizione resta la stessa dall’inizio di questa vicenda: io da qui non mi muovo e se arrievranno le ruspe, mi troveranno dentro la mia casa, perchè qui c’è tutta la mia vita, i miei risparmi, le mie cose".

Tutta questa vicenda inizia nel

2015 quando i Comuni di Pontedera e Ponsacco, concessero i permessi a costruire. Il cantiere

iniziò nel 2016 e nel 2018 è stata terminata. Poi però quell’edificio è stato al centro di ricorsi e carte bollate. La demolizione è

stata disposta dal Consiglio di

Stato motivando: "Il Comune

non può fare altro che eseguire

quanto ordinato dal Consiglio

di Stato in sede di ottemperanza della sentenza di merito, adottando l’ingiunzione di demolizione, che trova la propria ragion d’essere nel definitivo accertamento giudiziale della preesistenza dell’area boschiva vincolata, nel definitivo annullamento del titolo edilizio legittimante e, per conseguenza, nella insuperabile natura abusiva

dell’edificio realizzato".

Questo il giudicato per il quale il Comune ha avvito poi l’iter previsto, con tanto di ordinanza di sgombero, mentre intorno alla famiglia Cerretini c’è stata, in questi mesi, la mobilitazione di migliaia di persone con l’obiettivo di fermare la demolizione. Una macchina fermata dal Tar a dicembre e ora di nuovo in moto. Samuele Ferretti, il ponsacchino che si batte a fianco dei Cerretini, annuncia: "Pronti a nuove manifestazioni".

Carlo Baroni