Valdera (Pisa), 25 agosto 2024 – Sarà una buona annata per la vendemmia e per il vino. Tanto in quantità che in qualità. Se poi arrivasse un po’ di pioggia in questo scorcio finale di agosto potrebbe addirittura diventare ottima. In estrema contrapposizione a quanto visto lo scorso anno quando le colture, a causa del proliferare della peronospora, registrarono una perdita di uva raccolta superiore di molto al 50%, toccando in alcuni casi punte dell’80/90%. In questa stagione il clima più favorevole e una maggiore cura e attenzione alle piante durante i mesi primaverili, considerati solitamente quelli più a rischio, hanno contribuito al concretizzarsi per i vigneti del nostro territorio, Terricciola e dintorni, di una stagione che si avvicina a quelle di massima raccolta, per trovare le quali bisogna tornare al periodo prepandemia.
“L’imprevedibilità è comunque all’ordine del giorno – ha sottolineato Andrea Beconcini agronomo – abbiamo imparato che le stagioni non sono tutte uguali. Quest’anno per dirne una le viti hanno germogliato con 15 giorni di anticipo, ma ad oggi la maturazione è ancora leggermente indietro". La vendemmia non è ancora formalmente iniziata, indizio quest’ultimo di un completo ritorno ai tempi deputati alla raccolta, ovvero settembre. Avviati intanto i primi test per misurare il grado di maturazione dei grappoli e il loro grado alcolico, le operazioni di raccolta, che nella maggior parte delle aziende vinicole di Terricciola si svolgono ancora a mano, dovrebbero iniziare sul finire della prossima settimana.
“La maturazione dell’uva in questo momento sembra aver subito un rallentamento a causa del caldo eccessivo – ha detto Alberto Bellini della fattoria Panta Rei – un po’ di pioggia rappresenterebbe il toccasana sia per i grappoli che per il terreno, attualmente un po’ in sofferenza, e potrebbe oltremodo rendere più agevole il nostro lavoro". Un po’ di apprensione resta ovunque per i parassiti dell’ultim’ora come la tignoletta che attacca gli acini causando la formazione delle muffe. "Sarà una delle stagioni migliori – ha detto Caterina Gargari di Pieve de Pitti – lo scorso anno abbiamo perduto il 90% del raccolto. Adesso le cose vanno decisamente meglio e quest’anno arricchiremo la nostra offerta con una nuova etichetta di Petit Verdot, un vigneto storico che abbiamo rivalutato". A Pieve de Pitti si preparano anche alla grande festa della Cena in Vigna in programma domenica 8 settembre, un evento che richiama e ospita da 11 anni circa 200 persone tra turisti, appassionati e clienti. "Ci stiamo avvicinando alla vendemmia – ha detto Leonardo Bibbiani dell’azienda Vallorsi – inizieremo la raccolta tra 10 giorni partendo dal Sauvignon blanc e dallo Chardonnay per passare ai rossi Sangiovese, Cabernet, Merlot e Sirah e finiremo tornando al bianco Vermentino".