REDAZIONE PONTEDERA

Unione Valdera, stato di agitazione I sindacati: "Mancanza di relazioni E carenza di organico da tempo"

L’attacco di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl: "Si avverte un clima di disagio e di malessere all’interno dell’ente". L’appello al presidente Terreni e a tutti i sindaci dei Comuni che ne fanno parte: "Devono parlare con noi".

Unione Valdera, stato di agitazione I sindacati: "Mancanza di relazioni E carenza di organico da tempo"

È uno stato d’agitazione che inizia a novembre dello scorso anno e continua ancora oggi quello che riguarda i 150 dipendenti dell’Unione Valdera. A fare il punto sono i rappresentanti dei tre sindacati confederali Silvia Orsini per la Fp Cgil, Cinzia Ferrante Cisl Fp e Brunello Fidanzi Uil Fpl. "Denunciamo – spiegano – la mancanza di relazioni sindacali, non improntate secondo i principi di correttezza, buona fede e trasparenza. Non ci vengono forniti dati né la documentazione richiesta, in questo modo diventa davvero difficile svolgere il nostro ruolo. Un esempio? I servizi amministrativi sono in carenza di organico da tempo, i dipendenti in quiescenza o trasferiti presso altri enti non vengono sostituiti incrementando in maniera preoccupante i carichi di lavoro dei colleghi con aggravio delle condizioni di lavoro. A tal proposito di recente abbiamo chiesto di conoscere il piano dei fabbisogni triennale ma ancora una volta le istanze sindacali sono rimaste inevase". Tra le problematiche elencate dai sindacalisti ci sono quelle riferite al corpo unico di polizia locale, senza comandate da cinque anni. E poi il clima interno generale. "Si avverte – continuano – un clima di disagio e di malessere all’interno dell’ente che riguarda il personale amministrativo, quello degli addetti alla polizia locale e degli autisti scuolabus; si contano innumerevoli domande di mobilità volontaria da parte dei lavoratori verso altri enti". Caso a parte è il riferimento al clima denunciato all’interno della polizia municipale di Pontedera. Per cui le organizzazioni sindacali hanno chiesto anche che fosse svolta un’indagine interna.

"Chiediamo un dialogo con la parte politica – continuano – perché siamo preoccupati per la situazione dell’Unione. Una crisi che rischia di portare al collasso il funzionamento dell’ente. L’Unione avrebbe dovuto portare a una razionalizzazione dei servizi e una riorganizzazione del personale con una riqualificazione della spesa pubblica; invece ci troviamo con uffici duplicati nei singoli Comuni e nell’Unione. Qual è la spesa per il personale? Perché non esiste ancora una centrale operativa unica per la Municipale? Quanto costa l’Unione e qual è il suo futuro? Crediamo che se l’Unione ha ragione di esistere, allora chi è alla guida deve relazionarsi con i sindacati". L’appello è rivolto al presidente Mirko Terreni, ma anche a tutti gli altri sindaci dei Comuni che ne fanno parte (Pontedera, Bientina, Buti, Calcinaia, Capannoli, Palaia e adesso anche Chianni).

S.E.