
Il Cuoio e la sostenibilità. Un successo le iniziative di Cuoio di Toscana a Pitti Immagine Uomo per lanciare un messaggio inclusivo: i nostri difetti sono punti di forza da conservare ed esaltare. Tra gli eventi d’arte che sono stati promossi un’istallazione di scatole bianche con riportato il claim "Do not handle with care" che punta ad esprimere in modo conciso, diretto e inequivocabile un suo mantra di sempre. Il cuoio infatti non solo è materia pregiata, duttile e altamente green, ma un elemento reso unico dai suoi difetti originari come avviene a ognuno di noi. Di scena anche il progetto realizzato in sinergia con l’artista-designer Augusta 1923, al secolo Simone Cecchetto che ha mostrato al pubblico del salone fiorentino un’esclusiva collezione in collaborazione con Cuoio di Toscana. Modelli unici di stivali stile bikers, anfibi e chelsea boots, plasmati direttamente dal designer, hanno modellato ogni calzatura a mano per conferirgli una forma “vissuta” che tende a perfezionarsi con il trascorrere del tempo e con l’uso, nati nel rispetto della natura, valorizzando l’alta artigianalità e l’intramontabile bellezza del cuoio toscano. Una filosofia alla base di tutto. "Siamo infatti convinti che sia urgente assumere una posizione netta sulla salvaguardia delle biodiversità e sulla riduzione progressiva dell’impatto ambientale della filiera della moda italiana simbolo di qualità estrema, eccellenza artigianale e di secolare bellezza", ha spiegato il presidente del Consorzio Antonio Quirici.
C. B.