Tremila alberi per far respirare la città Sono in arrivo le prime piante

Entra nel vivo il piano che costerà 250mila euro, finanziato all’80% dalla Regione Toscana. L’architetto: "Arbusti scelti per le loro caratteristiche e capacità di sequestro di anidride carbonica"

di Luca Bongianni

Sono iniziate, finalmente e dopo due anni dal primo annuncio, le prime piantumazioni di quei nuovi 3.000 alberi previsti in città. Lunedì il via alle prime piantumazioni di Farnie (che fanno parte della famiglia delle querce e quindi capaci di vivere a lungo) e Gleditsie lungo il terzo ponte, vicino alla nuova zona residenziale. Due settimane fa invece l’azienda che sta portando avanti questi lavori ha iniziato a picchettare e lavorare il terreno nella grande area verde all’interno della zona industriale di Gello nel terreno compreso tra via Alessandrini, via Sardegna, via dell’Industria e viale America. Si tratta di quel maxi-progetto di forestazione urbana annunciato nel dicembre 2020, quando l’amministrazione comunale riuscì a farsi finanziare il progetto sull’ampliamento delle aree a verde nei centri urbani con l’obiettivo di assorbire quantità sempre maggiori di anidride carbonica, migliorare i livelli di qualità dell’aria e contrastare il crescente diffondersi delle polveri sottili. Un intervento da quasi 250mila euro, co-finanziato per circa l’80% dalla Regione.

Oltre alla zona della Bellaria e il grande bosco che nascerà nella zona industriale di Gello, sono previste piantumazioni in altre 4 zone: previsti 110 alberi lungo la pista ciclabile del Chiesino lato sud per garantire l’ombra alla pista, in piazza Capponi da poco divenuta area pubblica, un filare di querce in via Martin Luther King fino alla Tosco Romagnola e infine in piazza Trento, la piazza in centro che sarà oggetto di riqualificazione. A seguire l’intervento l’assessore Mattia Belli, e l’architetto paesaggista Francesco Bonacci. "Le piante sono state scelte soprattutto per le loro caratteristiche e capacità di sequestro di anidride carbonica e abbattimento delle polveri sottili – ha spiegato Bonacci – soprattutto nelle zone vicino alle strade trafficate. Mentre in centro si è cercato di scegliere piante più ornamentali". Prende quindi il via un percorso di piantumazioni che cercherà di sopperire ai tanti abbattimenti portati avanti negli ultimi anni. In viale IV novembre sono stati abbattuti nelle ultime settimane una decina di platani e gli altri sono a rischio. Come sono a rischio i pini non ancora abbattuti in piazza Garibaldi e quelli di via Veneto, che sono stati oggetto di verifiche tecniche e prove di trazione una settimana fa.