
Il 21 marzo lo spettacolo Stile liquido, scritto e interpretato da La Ribalta Teatro
Al teatro comunale Quaranthana di San Miniato va in scena, il 21 marzo alle 21.30, lo spettacolo “Stile liquido“, scritto e interpretato da La Ribalta Teatro, di e con Margherita Galli, Alberto Ierardi, Luca Oldani e Giorgio Vierda. Uno spettacolo che approfondisce il rapporto essere umano e ambiente e ha come protagonista l’acqua. L’acqua è sinonimo di vita. È dall’acqua che nasciamo, sia come specie, che come individui. Stile Liquido è uno spettacolo che inserisce nella ricerca sull’ambiente che da anni la compagnia La Ribalta Teatro porta avanti. Lo spettacolo si pone un quesito iniziale ovvero cosa accadrebbe se un giorno l’acqua non fosse più disponibile per il nostro uso quotidiano.
La drammaturgia trasforma il realismo in assurdo, e contemporaneamente lo normalizza creando un cortocircuito che è ossimoro. Il teatro e la sua scena diventano un atto politico e uno strumento di immaginazione capace di interrogare la nostra società e le sue contraddizioni, oltre il tecno-ottimismo e il pensiero catastrofico. Se l’acqua è il simbolo primordiale della creazione, della purezza e della sopravvivenza, oggi è anche il termometro del nostro fallimento ecologico. L’acqua, sacrificata a molecola o a merce, rischia di diventare un lusso accessibile a pochi, o un danno che colpisce molti. Interrogarsi sull’acqua significa interrogare noi stessi, la nostra società e le scelte che dobbiamo compiere per garantire un futuro sostenibile. Un’ouverture, con orchestrina, apre le danze sul tema dell’acqua. È così che il prologo lancia la scena madre dello spettacolo: quattro persone si svegliano un mattino qualunque pronti per iniziare la giornata, ma dai rubinetti non esce acqua. Il classico rituale di preparazione mattutina si trasforma in un’indagine sul disservizio in corso. Si controllano le ultime bollette, il contatore, fino a contattare l’idraulico di fiducia, che alla fine svela il mistero: "l’acqua è finita", non arriva nelle case perché è in corso un razionamento. La scena si chiude con una domanda: "è finita in che senso?". La sveglia riparte e gli attori ripetono la stessa scena una serie di volte, ponendo in conclusione una domanda sempre diversa.