La presentazione del progetto del trasferimento
Fauglia, 4 dicembre 2020 - Mentre decolla il sogno del nuovo ospedale dei bambini della Fondazione Stella Maris, che nascerà a Cisanello di Pisa, viaggiano spediti anche i lavori a Villa Giotto a Marina di Pisa che, quest’anno, hanno dovuto fare i conti con i rallentamenti dovuti alla pandemia da Covid 19. Sennò, probabilmente, sarbebbero già terminati. La fine dei lavori a Villa Giotto è legata a doppio filo alla struttura della Stella Maria a Montalto di Fauglia. Sede, quest’ultima, che sarà lasciata e il centro adolescenti e giovani adulti si trasferità a Marina di Pisa. Succederà nei primi mesi del 2021. Il presidente della Fondzione Stella Maria Giuliano Maffei e il direttore generale Roberto Cutajar, spiegano che il cantiere dovrebbe terminare per febbraio, poi saranno necessari alcuni giorni per le ultime sistemazioni: "ma in tutto il mese di marzo contiamo di trasferire definitivamente l’attività".
E che ne sarà del centro di Montalto? "E’ un posto comunque molto bello – sottoliena Maffei –. Sicuramente aiuteremo il Comune in quello che potrà essere un nuovo riutilizzo". Sta per arrivare, nella Stella Maris, anche un nuovo centro diurno a San Miniato, proprio a due passi da Casa Verde. "Il lotto in corso su una ex colonica - aggiunge Maffei – ci consentirà di trasferire in una realtà ancora più adeguata e importante, l’attività che svolgiamo ora in una sede in affitto dalla Diocesi a La Scala".
Ma questi sono anche i giorni importanti dedicati al sogno di un nuovo grande ospedale. Uno sforzo immane per l’Istituto, soprattutto in questo periodo di crisi dovuta alla pandemia. Uno sforzo reso ancora più forte dal fatto che l’intero costo (25 milioni di euro) è un investimento ad ora a totale carico della Fondazione Stella Maris. Per questo la Fondazione Stella Maris, in occasione di questo Natale così particolare, lancia la campagna solidale per le donazioni a favore del Novo Ospedale, che con varie iniziative proseguirà fino a ospedale realizzato. La campagna che si è aperta da poche ore è solo il primo step di una serie di iniziative che per due anni accompagneranno i momenti più importanti del progetto nel suo divenire, con l’obiettivo di coinvolgere le famiglie, i cittadini, le imprese, le fondazione e gli enti che vorranno dare sostegno, a vario titolo, alla costruzione del Novo Ospedale dei bambini. Carlo Baroni