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Sostegno alle famiglie. Inaugurata Casa Belvedere. Rifugio sicuro per madri e figli che vivono nella difficoltà

I locali si trovano nella ex scuola dell’infanzia del Sacro Cuore di Treggiaia. La soddisfazione di Don Armando (Caritas): "Risposta alle esigenze dei più deboli".

Sostegno alle famiglie. Inaugurata Casa Belvedere. Rifugio sicuro per madri e figli che vivono nella difficoltà

Apre Casa Belvedere, un piccolo centro dove saranno accolte mamme con bambini in difficoltà. Casa Belvedere si trova all’interno della scuola per l’infanzia Sacro Cuore di Treggiaia ed utilizza gli alloggi che un tempo ospitavano le suore che si occupavano della gestione dell’asilo. Quattro camere in tutto dove ora potranno trovare una sistemazione, seppure provvisoria, nuclei familiari formati da mamma e figli, di qualsiasi nazionalità, quindi anche italiani. Nuclei familiari che comunque arrivano da situazioni difficili, che hanno una piccola rendita, un piccolo stipendio, ma che non hanno possibilità di accedere ad un affitto.

In totale più o meno otto persone. La nuova struttura realizzata dalla Caritas diocesana fa parte del progetto Community dell’Abitare, finanziato dall’8 per mille alla chiesa, ed è la seconda struttura inaugurata nel territorio della diocesi di San Miniato nelle ultime settimane. La prima, Casa Martina, è già attiva a Fucecchio. Un’altra struttura, rivolta però solo ad immigrati, è da tempo attiva a Selvatelle sotto il nome di Casa di Maria.

Don Armando Zappolini che nella fattispecie rappresentata tanto la Caritas, come direttore diocesano e membro della giunta regionale, quanto la parrocchia di Treggiaia, che fa parte dell’Unità pastorale di Ponsacco con Camugliano, Gello e Val di Cava che lui dirige, da sempre attento ai problemi che affliggono i più deboli si mostra estremamente soddisfatto. "Questa di Casa Belvedere è una piccola risposta – ha sottolineato don Armando – agli appelli più volte lanciati da papa Francesco che ci esorta ad andare incontro alle esigenze delle persone, dei più deboli. E sono quindi contento che una piccola comunità come quella di Treggiaia – ha aggiunto il parroco – faccia parte attivamente di questo progetto".

Quello di Casa Belvedere è un progetto di housing leggero, ovvero offrire sostegno alle famiglie per un periodo limitato, che può andare indicativamente da sei mesi fino a due anni, in collaborazione dei servizi sociali, che intervengono nei casi più critici, e guidarle a raggiungere l’obiettivo del mantenimento autonomo. "Dobbiamo insegnare loro a pescare – ha aggiunto don Armando – e non a mangiare il pesce che viene loro donato". Dal progetto resta quindi fuori la scuola per l’infanzia, per la quale la parrocchia sta ancora cercando adeguata sistemazione e gestione. Nel frattempo i locali restano a disposizione della collettività per feste e incontri. Un incontro conviviale è in programma per il prossimo martedì 31 ottobre: a cena con i Santi. "E’ un modo per tenere insieme la comunità – ha concluso don Armando – e tenere in vita questa struttura che fa parte della storia di Treggiaia. Ogni tavola apparecchiata sarà abbinata a uno dei santi". "Un centro dove accogliere le donne offrendo loro un rifugio - ha aggiunto l’assessore al sociale Cocilova - è anche uno strumento per combattere la violenza sulle donne alla luce degli ultimi episodi registrati nel nostro territorio.

Giuseppe Pino