
Il parcheggio del Cencione a San Miniato devastato dalle due frane di febbraio e marzo e ora chiuso già da oltre due mesi
Resta alta la tensione sull’avanzo di amministrazione del Comune di San Miniato e sulla scelte fatte per il suo utilizzo. Nell’ultimo consiglio è stata approvata dalla maggioranza una variazione di bilancio particolarmente complessa e sostanziosa, con la quale si destina buona parte dell’avanzo di amministrazione. Ma è polemica.
"La manovra complessiva ha smosso tra avanzo disponibile, accantonato e vincolato circa 7 milioni di euro, tant’è che dell’avanzo disponibile rimangono ancora da spendere solo circa 400mila euro dei circa 3 milioni e 600 mila euro approvati col conto consuntivo lo scorso 30 aprile – sottolinea il Gruppo Misto con Manola Guazzini –. A colpo d’occhio, sia dall’illustrazione della relazione in consiglio sia dalla relazione tecnica ha colpito lo “sbriciolamento” degli interventi a cui l’imponente cifra è destinata, che sottintende la scarsa programmazione del bilancio di previsione".
Per questo durante la seduta consiliare la capogruppo del Guazzini – spiega una nota – ha presentato una mozione nella quale si impegnava l’amministrazione comunale a destinare l’avanzo a due interventi importanti: l’intero e risolutivo consolidamento del Cencione, per evitare di procedere a singhiozzo, e l’acquisizione di una conceria dimessa a Ponte a Egola da destinare alla realizzazione della scuola media, come era scritto nella mozione presentata dalla maggioranza qualche mese fa ed approvata dal Consiglio Comunale.
La mozione è stata respinta dal Pd e dalla lista civica Noi per San Miniato, mentre è stata approvata da tutti i gruppi di opposizione: Gruppo Misto, Fratelli d’Italia, Filo Rosso e Forza Italia.