REDAZIONE PONTEDERA

Il cuore di Lajatico: il regalo dei bambini al sindaco offeso

Il primo cittadino riceve un cartellone dai piccoli alunni delle elementari. La dirigente scolastica: "La scuola era stata strumentalizzata. Bella risposta"

Il sindaco di Lajatico, Alessio Barbafieri, con il cartellone disegnato dai ragazzi

Lajatico, 4 marzo 2023 – Ci sono cuori, messaggi di affetto, arcobaleni e un mare di colori. Sono i disegni dei bambini della primaria di Lajatico che i piccoli hanno voluto realizzare e mandare al sindaco, vittima in questi giorni di un duro attacco omofobo. "Tra i tanti messaggi ricevuti in questi giorni – scrive il primo cittadino Alessio Barbafieri – ce n’è uno che mi ha veramente commosso: è quello dei bambini della scuola primaria di Lajatico. Le loro parole credo siano l’esempio migliore e più forte contro ogni forma di violenza. Ripartiamo da qui!". Dopo la vicinanza dei cittadini di Lajatico e dei politici di diversi schieramenti arriva anche quello degli studenti, tirati in ballo, loro malgrado, dalle parole di Forza Nuova.

"Sono stati i bimbi della primaria a voler parlare di rispetto e solidarietà – ha raccontato la dirigente dell’istituto Pertini, che comprende anche il plesso di Lajatico, Marzia Canali – hanno avvertito la tensione di questi giorni e hanno reagito così. Un dono grazioso, dimostrazione che molto spesso, anzi quasi sempre, sono loro a insegnarci qualcosa. Sono dei pozzi di sapienza". Una risposta semplice e colorata alla violenza. "La scuola è stata strumentalizzata per risvolti politici – continua – così facendo però andiamo a scuotere i veri protagonisti della scuola, coloro a cui dobbiamo un percorso di crescita sana. Rispetto alla formazione di una prima media a Lajatico sono ottimista e continuo a sperare che ci possa essere un ripensamento. In caso contrario, però, il nostro impegno sarà quello di creare una classe con i 9 bambini di Lajatico, seppure nel plesso di Terricciola".

La foto con i disegni è accompagnato da una lunga lettera di ringraziamento. "Trovo soltanto adesso il tempo per scrivere queste righe – scrive Barbafieri rispondendo a tutti coloro che gli hanno espresso vicinanza –. Comincio dai ringraziamenti: non ho avuto modo per preoccuparmi o per essere ferito da quello che è accaduto perché il vostro abbraccio, sia fisico che virtuale, mi ha letteralmente travolto. Ancora non sono riuscito a leggere o rispondere a ogni singolo messaggio che ho ricevuto. Ma la gentilezza e l’empatia che avete dimostrato mi hanno toccato profondamente e mi hanno fatto capire, se mai ce ne fosse stato bisogno, come nella comunità di Lajatico non ci potrà mai essere spazio per l’odio". 

"Le persone che fanno uso di parole offensive e violente non rappresentano i valori della mia, della nostra comunità – continua –. Quanto accaduto nei giorni scorsi non fermerà il mio lavoro. Nelle piccole comunità abbiamo bisogno di un dialogo costruttivo e rispettoso, che ci permetta di raggiungere obiettivi comuni e di costruire un futuro migliore per tutti. Non permettiamo mai che l’odio e la violenza siano parte della nostra politica".