REDAZIONE PONTEDERA

Scuola, meno sette al via Mancano docenti di fisica matematica ed elettronica

Il punto della situazione nelle Secondarie di secondo grado della città. L’Itis Marconi si conferma l’istituto con il maggior numero di iscritti.

PONTEDERA

Meno una settimana. E ci siamo. Le scuole riapriranno il 15 settembre. Vediamo la situazione nelle Secondarie di secondo grado (ex Superiori) di Pontedera. L’Itis Marconi, l’istituto diretto dal preside Pierluigi Robino, conferma il suo trend di crescita, con la necessità di andare a occupare spazi e aule del liceo XXV Aprile (Palazzo Rosa e sede del classico). Il Marconi si prepara ad accogliere 1.550 studenti distribuiti in 70 classi. "Ci mancano ancora circa 10 insegnanti per supplenze varie – le parole del dirigente scolastico Robino – Abbiamo due cattedre scoperte di elettronica da coprire con supplenza annuale e queste sono di difficile reperimento".

Con circa 1.300 iscritti il Liceo Montale (linguistico e scienze umane), è il secondo istituto di Pontedera con il maggior numero di alunni suddivisi in 55 classi distribuite tra tre sedi. "Docenti e personale Ata sono quasi al completo", dice il vicepreside Dario Tonelli. In totale saranno allestite 4 prime liceo linguistico, due prime liceo economico sociale, 5 prime liceo scienze umane. Ovvero 19 classi in via Salcioli, 9 in via Puccini e 27 al Palazzo blu in via Mattei. "Se non avessimo registrato in questo periodo problemi personali di supplenti e docenti per richieste di part time o altri impegni lavorativi assunti o scelte di altre sedi – spiega il preside dell’Itcg Fermi, Luigi Vittipaldi – noi saremmo stati a posto il primo giorno di settembre. Proprio ieri è stato completato il terzo turno di nomine dei supplenti e ora dovremmo essere quasi alcompleto, mentre l’organico degli Ata verrà messo a punto nei prossimi giorni. Al Fermi l’organico delle classi è confermato: 11 le prime".

Al liceo XXV Aprile il problema è rappresentato dalla difficoltà nel reperire insegnanti di matematica e fisica. "Che per la nostra scuola – specifica il preside Sandro Scapellato – non sono materie di second’ordine. Ma questo è un problema strutturale, ormai quarantennale direi. Rispetto allo scorso anno scolastico abbiamo due classi in meno, 43 invece di 45: 12 al Classico e le altre allo scientifico tradizionale e scienze applicate". "Per la copertura delle cattedre esistenti – le parole di Maria Giovanna Missaggia dell’Ipsia Pacinotti – il sistema ha funzionato molto bene, noi abbiamo una copertura di oltre il 90% e quelli che non sono coperti non sono dovuti a ritardo ma a persone che o rinunciano o prendono part time. Il problema degli organici che il ministero concede agli uffici scolastici regionali e provinciali ci costringe a rinunciare a una classe. Purtroppo non è un problema che possiamo risolvere. Ma i 30 studenti che non sono rientrati tra i nostri iscritti torveranno sicuramente una sistemazione. L’ideale sarebbe poter allestire una classe serbatoio per accogliere chi cambia scuola, ma questa idea non viene concepita".

gabriele nuti