"Sasso Pisano un eden soffocato dall’incuria"

Cresce la protesta di chi ci vive o ci lavora. "Il paese deve fare sistema per attrarre i turisti. Ma manca la promozione"

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di Ilenia Pistolesi

Piccoli mondi antichi ricchi di storia, cultura, natura selvaggia e aspra. Tesori scelti come rotta, ogni anno, da qualcosa come 10 mila persone in cui le meraviglie giacciono in uno stato di oblio e abbandono. Siamo a Sasso Pisano, nel Comune di Castelnuovo, il borgo per antonomasia delle ‘fumarole’ geotermiche da cui si leva un coro di protesta, ma anche di proposta da un gruppo di cittadini, che mette a fuoco una sequela di situazioni di degrado e di abbandono che stanno fagocitando questo piccolo scrigno. "Le frazioni, in ogni Comune che si rispetti, sono sempre le figlie di un Dio minore – parla Edo Volpi, titolare del birrificio geotermico ‘Vapori di birra’ – il paese è minuscolo e la zona è importante sotto tanti profili, ma non vedo un ambiente curato. Per un turista entrare qui dovrebbe significare varcare la porta di un piccolo ‘Eden’ e invece manca la cura necessaria per essere ancor più conosciuti e attrattivi. Penso allo scavo del Bagnone, fermo da 12 anni, alla chiesa di Michelucci non valorizzata. Il paese può e deve fare sistema, perché dare maggiori servizi aiuterebbe a creare un turismo più stanziale e non solo mordi e fuggi".

Andreina Brusaferri è una turista che da anni sceglie Sasso Pisano come buen ritiro. "Ci sono itinerari bellissimi ma insidiosi, mal curati, la segnaletica è assente del tutto. Eppure è un paese ‘baciato’ dalla geotermia, che insiste in un Comune che non ha difficoltà economiche, ma mancano promozione e decoro". Stesso pensiero di Neda Banchi, residente del piccolo borgo. "Nel centro antico, ci sono case abbandonate che stanno crollando perché non sono stati ritracciati gli eredi. Esempio lampante, una casa che si trova di fronte al museo: una situazione chiaramente pericolosa per le persone. L’erba, quando viene tagliata, viene regolarmente lasciata per terra e i nostri scrigni più importanti, parlo del complesso delle terme etrusco-romane o della chiesa progettata da Michelucci, sono bellezze uniche abbandonate. Le terme sono avvolte da una selva, mal segnalate, dimenticate da 12 anni. Un colpo al cuore per noi residenti e un’occasione turistica sprecata". Sergio Fillini è tornato a vivere nel suo paese da tempo.

"Siamo nelle mani di un’amministrazione comunale inefficiente. A Sasso non si è mai presentato un assessore per parlare dei problemi del paese. La sensazione strisciante è che non vi sia da parte del Comune la volontà di valorizzare un tesoro come questo. E credo che i cittadini debbano essere più coesi, dato che ogni impegno dell’amministrazione è stato puntualmente disatteso".