Addio a Mazzinghi con i guantoni sulla bara

Centinaia di persone hanno partecipato nel duomo di Pontedera al funerale del grande campione di pugilato

Il funerale di Sandro Mazzinghi (Tommaso Gasperini/Fotocronache Germogli)

Il funerale di Sandro Mazzinghi (Tommaso Gasperini/Fotocronache Germogli)

Pontedera, 24 agosto 2020 - Centinaia di persone hanno partecipato stamani ai funerali dell'ex campione del mondo di pugilato, Sandro Mazzinghi, celebrati nel Duomo di Pontedera (Pisa), dove il Comune ha proclamato il lutto cittadino. Tante le persone che hanno voluto rendere estremo omaggio al feretro e si sono volute stringere alla famiglia. Molti non hanno trovato posto all'interno e sono rimasti fuori dal Duomo.

La bara è stata portata in chiesa a spalla dai ragazzi della sua scuola pugilistica e, una volta posta davanti all'altare, vi sono stati appoggiati sopra i suoi guantoni, quelli delle tante battaglie vinte nella sua straordinaria carriera. Hanno voluto salutare Sandro Mazzinghi anche esponenti delle istituzioni per testimoniare un abbraccio pubblico che ha unito tutta Pontedera. Mazzinghi è stato una leggenda della boxe italiana ma anche un uomo rimasto sempre legato alla sua terra di cui ha sempre voluto condividere le sorti, anche quando la Pasqua scorsa volle diffondere un videomessaggio di incoraggiamento in pieno confinamento sanitario (lockdown) per il Coronavirus. Il grande pugile era tifosissimo della squadra calcistica cittadina, per questo sul feretro è stata appoggiata anche la maglia granata del club che vanta una lunga militanza in Serie C.

Prima dell'inizio del funerale di Sandro Mazzinghi (il grande pugile morto sabato 22 agosto a Pontedera dove era nato il 3 ottobre 1938) il figlio David  ha voluto ricordare il bel gesto di Nino Benvenuti. L'amico rivale di Mazzinghi si è recato nella giornata di domenica 23 agosto a rendere omaggio alla salma.

Mazzinghi, l'ultimo abbraccio dell'amico Nino Bevenuti

"Il bacio di Nino Benvenuti a babbo ha un significato forte che testimonia ancora una volta il grande rispetto che c'è sempre stato tra loro. È un gesto che ci ha emozionato tutti in famiglia", ha detto David Mazzinghi. "Ci aspettavamo la visita da parte di Benvenuti e della moglie, che appena appresa della morte di nostro padre ci hanno telefonato e ci hanno preannunciato la loro visita", continua David Mazzinghi, "la quale testimonia il profondo rispetto che c'era tra loro come quando si chiamavano Alessandro e Giovanni anche se per tutti erano Sandro e Nino". Benvenuti  ha lasciato una dedica sul registro delle visite: "Caro Sandro ti ho visto per l'ultima volta, credimi che mi ha fatto felice".