San Miniato (Pisa), 24 agosto 2015 - Regolari le licenze e il brevetto. Anche il certificato medico di Gian Piero Sargenti, che i carabinieri hanno recuperato e messo agli atti, non presenta anomalie. La visita medica, obbligatoria per legge, a cui si era sottoposto rispettando le scadenze, aveva dato il via libera al settantenne di Lucca morto sabato mattina alle 9 pochi attimi dopo il decollo con il suo deltaplano dall’aviosuperficie di Casa Bonello a La Catena di San Miniato. A questo punto sarà fondamentale il responso dell’autopsia che dovrebbe essere effettuata oggi pomeriggio o domani mattina all’istituto di medicina legale di Pisa.
Stamani il magistrato che coordina le indagini sul mortale incidente in volo affiderà l’incarico a uno degli esperti dell’istituto universitario. Per il responso ufficiale dell’esame autoptico occorreranno alcune settimane, ma da subito sarà chiaro se il settantenne lucchese è morto a causa di un malore o per i traumi provocati dalla caduta da un’altezza di venti metri con il suo ultraleggero. L’ipotesi del malore e della morte in volo è quella più probabile. Da fonti investigative si parla addirittura di una percentuale vicina al novanta per cento, ma al momento sono solo, appunto, ipotesi e supposizioni. La certezza è che Gian Piero Sargenti era un pilota esperto, oltre che grande appassionato di ultraleggeri, scrupoloso – appena qualche giorno prima di sabato aveva deciso, sempre all’aviosuperficie di San Miniato di non decollare perché c’era troppo vento e quindi condizioni troppo pericolose – e con una salute idonea a compiere questo tipo di attività. Il deltaplano è stato posto sotto sequestro dagli stessi carabinieri della compagnia di San Miniato e della stazione di Ponte a Egola che indagano.
Dai primi accertamenti è sembrato che il velivolo non presentasse anomalie o guasti. Ulteriori verifiche verranno effettuate nei prossimi giorni, con l’ausilio di esperti e periti, anche a seconda del responso dell’autopsia. A Lucca e nel pistoiese, in particolare a Marliana, località di villeggiatura sopra Montecatini, dove Sargenti aveva una casa, la morte del settantenne ha destato profondo cordoglio e commozione. Gian Piero Sargenti era molto conosciuto anche per la attività di titolare della Linea Arredo, azienda di arredamento ora gestita dal figlio.
Gabriele Nuti