
SANTA CROCE
di Carlo Baroni
Un traguardo prezioso per il sistema di gestione ambientale del Comprensorio. Un importante riconoscimento per l’attività depurativa distrettuale connessa ad Aquarno: il Consorzio Recupero Cromo, ha ottenuto la certificazione di conformità alla norma UNI EN ISO 1400: 2015. Un riconoscimento che di fatto valorizza l’impegno green anche di tutte le aziende che si servono dall’impianto che svolge il servizio di recupero del cromo contenuto nei liquidi di concia esausti.
"Sga" è uno strumento organizzativo che consente all’impianto di recupero del cromo molteplici vantaggi, dal miglioramento organizzativo e della gestione dei rischi al mantenimento della conformità normativa agevolando la verifica del rispetto delle norme ambientali. Tra i maggiori benefici connessi al sistema di gestione c’è l’aumento della tutela ambientale. Il sistema – si apprende – consente infatti la razionalizzazione di consumi energetici, idrici e di materiali ausiliari oltre alla riduzione della produzione di rifiuti, per esempio monitorando quelli avviati a recupero e smaltimento.
"Questa certificazione – spiega Nicola Andreanini, direttore Aquarno – porta solidi vantaggi, complessivi, che ricadono sull’intero distretto conciario. Riconoscendo l’ elevata efficienza ambientale dell’impianto Consorzio Recupero Cromo si valorizzano le attività svolte anche dalle aziende del distretto che se ne servono, e questo si traduce pure in un beneficio in termini di immagine per la competitività delle aziende stesse". Con un ulteriore vantaggio nei rapporti con operatori e stakeholders interessati all’attività del Consorzio, che segna, con questa nuova certificazione, un significativo passo nell’impegno in campo ambientale.
L’unicità del sistema di recupero del cromo connesso ad Aquarno è stata oggetto di uno speciale Rai all’interno del programma "Il Posto Giusto", che in ogni puntata spiega diversi mestieri connessi alle realtà industriali italiane. In quell’occasione toccò a Francesco Tinghi (in foto), responsabile dei procedimenti all’interno del Consorzio Recupero Cromo, illustrare il funzionamento dell’impianto. "Una bella opportunità – dice Tinghi – per spiegare come grazie all’efficienza di alcuni processi industriali connessi al sistema di depurazione di Aquarno, il distretto di Santa Croce riesca in concreto a realizzare un modello di economia circolare, tema verso il quale siamo tutti oggi particolarmente sensibili".
Lo stabilimento di recupero cromo, svolge per le concerie consorziate il servizio di recupero del cromo contenuto nei liquidi di concia esausti. Si tratta di un servizio di elevato valore ambientale per il distretto, che rappresenta una buona pratica di economia circolare che permette di minimizzare gli impatti ambientali dello stesso. L’impianto, autorizzato a trattare fino a 110mila tonnellate annue di soluzioni esauste, recupera il rifiuto in ingresso fino all’ottenimento di un prodotto che, assumendo tutte le caratteristiche richieste per un materiale in grado di raggiungere la connotazione di End of Waste, perde definitivamente la qualifica di rifiuto e può quindi essere restituito, come reagente di recupero del tutto equivalente ad una materia prima vergine, agli insediamenti produttivi conferitori per il reimpiego nel processo produttivo.