
Emanuele Mauceri, Giovanni Pennacchio, Salvatore Cilino
Pontedera, 24 giugno 2015 - Il loro idolo era Totò Riina. Si salutavano in chat inneggiando al capo mafia. Giovani, già con precedenti, sono finiti di nuovo in manette perché accusati di due rapine commesse il 13 e il 14 aprile scorso alla sala slote Terry Bell di Perignano e alla Verde Oas di Santa Maria a Monte. Il primo colpo aveva fruttato ai tre circa 6mila euro; il secondo poco più di 150 euro. Alla Verde Oasi avevano anche aggredito la titolare. I carabinieri del comando provinciale di Pisa, con il supporto del IV nucleo elicotteri dell’Arma, hanno dato esecuzione a 2 provvedimenti di cattura emessi dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pisa, dottor Giuseppe Laghezza. I due arrestati sono il ventunenne Giovanni Pennacchio (associato al carcere don Bosco) e il ventiseienne Emanuele Mauceri (agli arresti domiciliari). Il terzo della banda, il ventisettenne Salvatore Cilino di Buti, è ricercato all’estero, colpito da mandato di arresto europeo. La complessa e rapida attività d’indagine è stata diretta dal sostituto procuratore della Repubblica, dottor Giancarlo Dominijanni e condotta dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Pisa. Decisive le immagini estratte dai sistemi di videosorveglianza installati dai comuni lungo le arterie stradali. Secondo quanto accertato i carabinieri il capo della banda era il Pennacchio e seguendo lui i militari sono arrivati ai luoghi dove i rapinatori nascondevano i capi di abbigliamento utilizzati per compiere i delitti. Pennacchio e Cilino mettevano a segno i colpi, il Mauceri custodiva le armi che venivano usate nelle rapine e puntate contro le vittime, quasi sempre donne.
g.n.