REDAZIONE PONTEDERA

Sfonda con l'auto il portone del Comune: ecco il video esclusivo

Pizzo di nuovo in piazza dopo aver sfondato il portone con l’auto

La nuova protesta di ieri mattina davanti al Comune

Pontedera (Pisa), 1 ottobre 2015 - E’ TORNATO, questa volta, «scortato» da due amici. A 40 ore dalla sua plateale protesta che l’ha portato a sfondare, lunedì notte, il portone del Comune di Pontedera con la sua auto, Giuseppe Pizzo, 54 anni, si è ripresentato davanti a Palazzo Stefanelli per «continuare la protesta». Una protesta che va avanti da molto tempo.

Era già passato alla ribalta a novembre del 2014 quando si piazzò sempre davanti all’atrio per chiedere aiuto ai servizi sociali che secondo lui non avevano fatto abbastanza. Lui, nato a Chiaromonte, ma con la famiglia a Santa Lucia (anche se l’uomo non risulterebbe più residente a Pontedera) al grido «prima gli italiani» ha chiesto sostegno per superare la crisi economica che lo ha investito. Per prima cosa, avrebbe preteso una casa più grande per la famiglia e poi altri tipi di sostegno. Il Comune, per bocca del sindaco Simone Millozzi, sostiene che quegli aiuti, alla famiglia, sono stati dati.

Ma per Pizzo non era abbastanza, e dopo la pacifica protesta dello scorso anno «armato» solo di tricolore che portava come un mantello, ha deciso di fare qualcosa di più eclatante, decisamente fuori dal comune (e della legge).

Così, alle 23 di lunedì, ha schiacciato l’acceleratore della sua Citroen sul Corso Matteotti e poi ha sfondato il portone di legno puntando fino alla grande scalinata. Forse voleva raggiungere il tricolore piazzato sul balcone del primo piano. Non ha avuto tempo perché è stato fermato e arrestato con una condanna (patteggiata) di 6 mesi. In più dovrà pagare una pesante multa per guida senza patente e senza assicurazione.

Ma i colpi di scena non sono finiti qui. Ieri, poco dopo mezzogiorno, Pizzo e due suoi amici, tutti e tre con il tricolore sulle spalle, sono apparsi davanti al comune. In silenzio sono rimasti all’angolo della piazza puntando lo sguardo verso il palazzo. «Continuo la mia protesta». Ha detto ai passanti. E con grande stupore i dipendenti del Comune hanno dato l’allarme alle forze dell’ordine. In pochi minuti sono arrivati agenti della polizia municipale, polizia di stato e carabinieri.

Le forze dell’ordine hanno proceceduto all’identificazione e sono riusciti a convingere il gruppo ad andarsene. Ma non è chiaro se i tre hanno in programma nuovi sit-in o se questa volta si sono arresi definitivamente al dispiegamento di forze.

Intanto proseguono le indagini sull’incredibile gesto di lunedì. I carabinieri hanno acquisito il video delle telecamere piazzate agli angoli dell’isolato del comune. Nel video si vedrebbero chiaramente i minuti che hanno preceduto la «spaccata», con Pizzo che prima parla con delle persone e poi punta dritto sul portone. Un gesto che ha creato sconcerto in città e la condanna unanime di tutte le forze politiche pontederesi.

Nicola Pasquinucci