Un impegno preso per riportare, in tempo brevi, un servizio fondamentale per la comunità. Si tratta dell’ufficio postale. Va avanti la campagna per portare alla riapertura dell’ufficio di Castelfranco, promossa dal candidato sindaco del centrosinistra Federico Grossi che, nell’attuale giunta, è vicesindaco di Gabriele Toti: "Due settimane fa, abbiamo promosso una petizione per la riapertura dell’ufficio postale di Castelfranco chiuso ormai da quasi quattro mesi dopo che una banda di ladri fece saltare il bancomat con ingenti danni alla struttura – dice Grossi –. Dopo il nostro appello e le pressioni dell’amministrazione comunale, la direzione di Poste di Pisa ha annunciato genericamente l’avvio dei lavori entro fine marzo ed una riapertura, altrettanto generica, entro l’inizio dell’estate".
Un primo risultato. Ma Grossi vuole chiarezza a trecentosessanta gradi. "Ad oggi, nonostante le varie rassicurazioni – prosegue il candidato sindaco – non è stata comunicata una data precisa di inizio lavori né quando verrà riaperto". Una situazione che è "insostenibile per i cittadini - soprattutto gli anziani - e le imprese" di Castelfranco che hanno bisogno dei servizi offerti dall’ufficio postale e che tutt’ora devono fare riferimento agli uffici dei Comuni limitrofi. "E’ ancora più insostenibile – sottolinea il candidato – sapendo che Poste Italiane Spa, una società partecipata dal ministero dell’economia, ha chiuso il 2023 con un utile netto pari a 1,9 miliardi di euro".
"In queste due settimane la comunità di Castelfranco - continua Grossi - ha risposto in maniera impressionante al nostro appello: sono state raccolte 1000 firme, delle quali 700 solo online su Change.org e 300 cartacee attraverso i moduli che abbiamo distribuito nei diversi negozi che ringrazio personalmente per il supporto e la collaborazione". "Un successo incredibile a testimonianza dell’importanza che l’ufficio postale rappresenta – conclude Grossi –. Pretendiamo di sapere dalla direzione di Pisa di Poste Italiane la data precisa di inizio lavori e la data di riapertura dell’ufficio postale. I cittadini meritano risposte rapide, chiare e franche da parte di Poste. Non ci fermeremo finché non le avremo". Una vera e propria mobilitazione, quella messa in piedi dal candidato, che andrà avanti – par di capire– finchè la scaletta che porterà alla riapertura del servizio, non sarà ben delineata e con una data finale certa.
C. B.