
"Pillole dimagranti" Ginecologa a processo
Al centro pillole dimagranti che sarebbero risultati antidepressivi, alcuni anche vietati dal Ministero della Salute se usati per perdere peso. Oltre cinquemila ricette sequestrate e persone che all’epoca, era il 2018, si presentavano alla caserma dei Nas per raccontare di aver assunto quelle pasticche su prescrizione di una nota ginecologa, oggi 57 anni, originaria di Pontedera, che prestava servizio in vari studi. All’epoca dei fatti, fu un vero e proprio terremoto l’inchiesta dei carabinieri del Nas, coordinati dal pm Egidio Celano tanto che la professionista venne sospesa per sei mesi dall’esercizio della professione su disposizione del gip.
Il medico, assistita dall’avvocato Manuele Ciappi, è adesso sul banco degli imputati e deve rispondere di falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità. Il processo è nella fase dibattimentale a Prato. Oggi la dottoressa è tornata a esercitare la professione. Secondo quanto venne raccolto nei due anni di indagini dei carabinieri del Nas di Firenze, la ginecologa prescriveva antidepressivi ai pazienti che avevano bisogno di un aiuto per perdere peso. L’inchiesta è partita da alcuni accertamenti di carattere tributario e si è poi concentrata sull’attività della ginecologa che, non solo praticava la sua specializzazione, ma faceva pubblicità sul web della propria attività di trattamento dei disturbi del comportamento alimentare. Insomma, più dietologa che ginecologa.
In poco più di due anni avrebbe prescritto – secondo l’accusa – migliaia di ricette ai suoi pazienti con farmaci che non si possono usare per dimagrire, come, per esempio, gli antidepressivi. Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno eseguito una serie di verifiche in alcune farmacie fra Prato e Pistoia dove sequestraronole ricette che la ginecologa avrebbe compilato fra il 2016 e il 2018.