Piano Strutturale di San Miniato: le critiche di CambiaMenti

CambiaMenti critica il Piano Strutturale Intercomunale di San Miniato e Fucecchio, chiedendo di affermare il principio del risparmio del suolo. Si propone di recuperare l'attuale sede storica e di creare sinergie tra le scuole per un istituto di istruzione tecnica superiore.

Un giudizio estremamente critico, quello di CamnbiaMenti sui temi del Piano Strutturale Intercomunale di San Miniato e Fucecchio. Un piano che secondo l’opposizioe alla giunta Giglioli "dovrà riconoscere come elemento fondamentale l’affermazione effettiva, e non solo verbale, del principio del risparmio del suolo". Questo il punto cardine con il quale CambiaMenti intedne affrontare tutta la discussione. "L’adozione del piano strutturale è l’occasione per risolvere una volta per tutte l’annosa questione della localizzazione del liceo – dice Manola Guazzini –. Anche dopo la posizione in contrario imposta dalla maggioranza consiliare, noi riteniamo che si dovrebbe riprendere l’impostazione del polo scolastico, che consentirebbe di utilizzare in modo integrato strutture di palestra, biblioteca, laboratorio, auditorium, di non considerare le aule patrimonio delle singole istituzioni scolastiche, ma di modularne l’utilizzazione a seconda di quelle che potranno essere le oscillazioni nella frequenza ai diversi indirizzi". Ovvero di rendere possibili sinergie tra Cattaneo e l’indirizzo scientifico-tecnologico già presente al Marconi nella prospettiva della prossima istituzione di un istituto di istruzione tecnica superiore a cui il Cattaneo parteciperà, "e di dare un senso ad investimenti già fatti". "Crediamo che anche i tecnici progettisti dovrebbero prendere seriamente in considerazione il recupero dell’attuale sede storica".