
Pd: "No apparentamenti". Andreoli: "Liberi tutti". Ma Bagnoli lo corteggia
Alla fine i due candidati a sindaco esclusi dal ballottaggio, Denise Ciampi di Pontedera a Sinistra e Alberto Andreoli di Presidio civico, hanno deciso di apparentarsi… tra loro, prendendo la stessa decisione. Sì, perché se dopo il primo turno che ha portato Matteo Franconi e Matteo Bagnoli alla sfida finale era lecito attendersi dei gemellaggi, dopo una settimana di confronti, incontri e riflessioni, Denise Ciampi prima e Alberto Andreoli poi hanno deciso di lasciare liberi i rispettivi sostenitori. "I voti sono degli elettori" dicono. Sono stati ritenuti troppo importanti gli ideali ed i valori alla base delle due liste per concludere apparentamenti che avrebbero potuto portare più seggi in Consiglio comunali ad entrambi i gruppi politici.
"In piena coscienza – dice Andreoli ai suoi – sentitevi liberi di votare chi ritenete più capace per amministrare la città in un momento storico delicatissimo dove sarà necessario portare a compimento iniziative già avviate dalla precedente giunta. Al ballottaggio si riparte da 0 a 0. Scegliere uno dei due Matteo significa anche scegliere uno dei due programmi ma soprattutto la squadra dei consiglieri comunali che sostengono i rispettivi candidati sindaci, di cui alcuni probabilmente diventeranno assessori. Il cambiamento rispetto alla giunta uscente per noi passava dalla proposta e dalla nostra squadra equidistante da tutte le altre. Presidio Civico è un’associazione di cittadinanza attiva e sarà sempre presente sul territorio per difendere i diritti dei cittadini".
In vista del ballottaggio di domenica e lunedì è intervenuto Francesco Papiani, segretario del Pd comunale. "Ringrazio gli oltre 4.500 cittadini che hanno scelto di premiarci – dice – purtroppo, per appena 90 voti, non è stato possibile chiudere la partita al primo turno. Rivolgo dei sentiti complimenti ai candidati sindaci esclusi dal ballottaggio, Denise Ciampi e Alberto Andreoli, per l’impegno profuso nel portare avanti una visione di città che, seppur alternativa a quella di Matteo Franconi, non ha mai trasceso nei toni e nei modi. Ci auguriamo di poter instaurare, in futuro, un dialogo costruttivo sui temi di primario interesse per la città, nel rispetto delle reciproche differenze. L’Assemblea del Pd ha confermato il perimetro dell’alleanza con le forze politiche e civiche che sin qui ci hanno sostenuto, evitando apparentamenti che non sarebbero credibili agli occhi dei cittadini. Non dobbiamo abbassare la guardia: il rischio di lasciare il governo della città ad una destra chiusa, non dialogante, spesso infamante, che in alcuni suoi componenti nega i basilari diritti civili delle persone e richiama antichi valori che speriamo essere ormai morti e sepolti, è ancora presente, nonostante l’ampio divario del primo turno".
E Matteo Bagnoli rilancia. "Nel primo turno è stato composto il Consiglio comunale ed è giusto rispettare la volontà popolare – dice – anche per questo ho deciso di non siglare apparentamenti ma rilancio con una proposta aperta per Pontedera. Dalla bonifica del Keu all’ampliamento della discarica fino alla netta contrarietà nei confronti dell’indiscriminato consumo di suolo sono molte le affinità con le liste di Ciampi e Andreoli. Ha Andreoli ho consegnato una lettera: mi impegno a nominarlo assessore esterno nel caso dia un’indicazione chiara al suo elettorato di votare per me, cogliendo l’occasione di dare una svolta a Pontedera".