Parco eolico, Riparbella insorge: "Assemblea pubblica per dire no"

L’amministrazione comunale contro il progetto di Castellina Marittina: "Contrasta con il nostro tipo di turismo"

Parco eolico, Riparbella insorge: "Assemblea pubblica per dire no"

Parco eolico, Riparbella insorge: "Assemblea pubblica per dire no"

RIPARBELLA

Un’assemblea pubblica per parlare del parco eolico di Castellina Marittima. È in programma martedì 21 maggio alle 21 alla biblioteca comunale di Riparbella un incontro per affrontare il progetto di parco eolico "Poggio dei Fontini e Poggio Malconsiglio". "Un progetto – dicono dal Comune di Riparbella – che sconfina abbondantemente sul territorio di Riparbella, da una parte carente dal punto di vista tecnico, dall’altra inaccettabile dal punto di vista dell’impatto ambientale. Progetto presentato in Regione dalla Società Parco Eolico ‘dimenticando’ di prevedere un adeguato e approfondito confronto con i cittadini, gli uffici e l’amministrazione comunale di Riparbella". L’assemblea sarà l’occasione per illustrare le azioni già intraprese e le caratteristiche di un’opera che il sindaco Salvatore Neri, il vicesindaco Monica Marraffa e l’assessore Alessandro Lucibello Piani definiscono, nella lettera inviata alla Regione, "uno scempio da evitare". "È sotto gli occhi di tutti – sottolineano Neri e Marraffa - che il progetto ricada molto di più sul territorio di Riparbella che su quello di Castellina ma di questo ‘carico’ abbiamo avuto notizia solo attraverso i documenti presentati in Regione e pubblicati on line, documenti in cui tra l’altro viene dichiarato che il Comune di Riparbella è d’accordo. A febbraio abbiamo ricevuto la richiesta di ampliamento della nostra sottostazione, poi il progetto è passato direttamente in Regione senza alcun passaggio ulteriore e con un’accelerata evidente. Abbiamo già espresso la nostra contrarietà alla Regione, scrivendo al Presidente Eugenio Giani, all’assessore Monia Monni, oltre a presentare le nostre osservazioni". Da Riparbella arriva la richiesta per soluzioni alternative evitino crinali, punti panoramici e contesti idrogeologici vulnerabili quali quelli scelti dal progetto presentato. "Quel che è chiaro – continuano – è che le opere previste nel nostro Comune sono in assoluto contrasto con le politiche da noi attuate in ordine alla valorizzazione e tutela del territorio e del paesaggio, e alle politiche riguardanti la creazione dei prodotti del turismo sportivo outdoor e del turismo lento".