Palazzo Rosa tra nodi e polemiche: "Gli sgomberi vanno fermati". Usb si schiera con gli occupanti

Martedì presidio in Piazza Valli, sotto il comune di Ponsacco, con gli abitanti sotto sfratto "È impensabile ritenere possibile che queste persone possano trovare una casa in affitto privato".

Palazzo Rosa tra nodi e polemiche: "Gli sgomberi vanno fermati". Usb si schiera con gli occupanti

Palazzo Rosa tra nodi e polemiche: "Gli sgomberi vanno fermati". Usb si schiera con gli occupanti

L’Usb Pisa invoca "soluzioni dignitose". E alza la voce contro la corsa agli sgomberi. Il caso è quello del Palazzo Rosa, un "nodo" aperto da anni che ha diviso e infiammato Ponsacco e la Valdera. "Da settembre sono in atto gli sgomberi delle famiglie residenti nel Palazzo Rosa di via Rospicciano – si legge in una nota –. A giugno del 2017 la Futura Immobiliare srl, l’impresa costruttrice e poi proprietaria del complesso a cui veniva pagato l’affitto, è fallita: ed è così che gli inquilini si sono trovati nella condizione di avere un contratto di affitto senza il locatore. Una volta che i contratti sono scaduti, le famiglie si sono ritrovate quindi nella condizione involontaria di “occupanti”. Gli inquilini che abitavano e abitano nell’immobile hanno anche continuato a pagare un’indennità di occupazione, mentre il Palazzo Rosa è diventato oggetto di procedura fallimentare per far rientrare dei crediti emessi le banche che hanno elargito i prestiti per la costruzione degli immobili dalla Futura Immobiliare". Questa la cronaca breve delle vicende legate all’immobile.

"Una grave emergenza abitativa creata per gli interessi di fondi finanziari e palazzinari pagata ad oggi dalle 30 famiglie sgomberate con la forza pubblica, a cui fino a questo momento le istituzioni non hanno dato altro che false soluzioni: permanenza temporanea di due mesi in albergazioni, bnb o alloggi turistici a Rialto, Chianni, Casciana Terme non garantendo quindi nemmeno continuità scolastica di vita e lavoro per le famiglie e bambini - scrive ancora l’Usb –. Alle famiglie che sono rimaste e prossime a subire lo sgombero il Comune propone di rivolgersi esclusivamente al mercato privato, lo stesso che proprio sulla pelle di queste famiglie si è rivelato ancora una volta fallimentare. Gli inquilini del Palazzo Rosa per lo più immigrati di seconda o terza generazione con bambini gravemente disabili sono da troppo tempo oggetto di pura propaganda elettorale da destra a sinistra, stigmatizzati agli occhi dell’opinione pubblica come l’origine di ogni male della vita sociale a Ponsacco. È impensabile e intellettualmente disonesto ritenere possibile che queste famiglie possano trovare una casa in affitto privato dopo la narrazione distorta e propagandistica che ne è stata fatta di loro". Su questo concetto una presa di posizione netta: "Riteniamo necessario che il Comune di Ponsacco e la Regione Toscana intervengano per bloccare gli sfratti in corso e garantire una sistemazione stabile a queste famiglie. Il diritto all’abitare viene prima della rendita. La dimostrazione che questo possa essere fatto sta proprio nelle ultime decisioni prese dalla giunta comunale che ha fatto acquistare dal Comune alcuni degli appartamenti già in asta giudiziaria dello stesso immobile per affittarli nuovamente a cosiddetti canoni calmierati o housing sociale per le giovani coppie “che vogliono stabilirsi a Ponsacco”, a detta della sindaca stessa". Martedì mattina davanti al Comune presidio e conferenza del sindacato insieme agli inquilini del Palazzo Rosa.

C. B.