
Ospedale, in funzione tre ascensori su dieci
PONTEDERA
All’ospedale Lotti è rimasta una sola emergenza a una settimana dall’allagamento del piano terra e del seminterrato. Sono gli ascensori. "Su dieci ne funzionano solo tre ed è un guaio", ha scritto l’altro giorno un dipendente. L’Asl Toscana Nord Ovest conferma: "Sì, siamo in attesa delle schede che la Kone, la ditta che si occupa degli ascensori, ci deve fornire; noi possiamo solo solleciare".
Su una struttura di tali dimensioni tre ascensori su dieci sono pochi e la conseguenza del mancato funzionamento di sette montacarichi incide sia sul personale (pensiamo solo al trasporto dei pazienti barellati) che sulle persone che devono accedere ai vari reparti e ambulatori. Soprattutto gli anziani. Ma è questione di poco tempo e i dieci ascensori verranno ripristinati. Intanto, come informa sempre l’Asl, "tutti gli altri servizi e reparti ripartiti e sono stati ripristinati". Le conseguenze degli allagamenti all’ospedale Lotti sono state pesanti, in particolare nelle ore successive alla sera del 2 novembre scorso. E si sono protratti per altri giorni.
A distanza di sette giorni i danni non sono ancora stati riparati del tutto. Ma l’importante è che i reparti e gli ambulatori, i servizi come la radiologia e la dialisi sono stati riattivati. Il primo completamente nei locali dove si trovava il 2 novembre, il secondo grazie al trasferimento nei prefabbricati e container all’esterno dell’edificio del Lotti. E da oggi l’intero servizio delle due dialisi sarà funzionante.
L’ospedale di Pontedera è stato uno dei più colpiti a livello regionale, insieme ai presidi di Prato e Borgo San Lorenzo. La sera del 2 novembre nei corridoi del Lotti scorrevano fiumi d’acqua. Immagini mai viste che lasciavano presagire il peggio e tempi di ripristino molto più lunghi. Non è stato così anche per merito del personale che si è prodigato per giorni.
gabriele nuti