
Nuovo tribunale per il Distretto. La partita resta ancora aperta. Spiragli dal vice ministro Sisto
La partita è ancora aperta. Il Cuoio potrebbe finire sotto Empoli, in fatto di tribunale. E’ una battaglia, questa, che da anni, unisce il Valdarno all’Empolese Valdelsa. Nei giorni scorsi parole su questo possibile scenario sono arrivate direttamente dal vice guardasigilli.
"Le sedi distaccate non possono essere riaperte per legge. Empoli potrebbe avere la legittimazione per accreditarsi come un nuovo Tribunale", ha detto viceministro della giustizia Paolo Sisto in un incontro a Empoli negli uffici del giudice di pace. La proposta in Senato, ha detto Sisto prevedrebbe di "attrarre sotto la propria competenza i comuni di Santa Croce, Castelfranco, Montopoli e San Miniato" per consentire l’apertura del nuovo tribunale".
"La riapertura della sede del tribunale a Empoli è una scelta strategica per il territorio e una battaglia in favore dei cittadini. La linea di questo governo è quella di rimediare alla chiusura di molti tribunali voluta nel 2012", il commento poi dell’onorevole Deborah Bergamini e del coordinatore regionale di Forza Italia Marco Stella. Una battaglia, quella per il tribunale, che porta avanti una realtà nata ad hoc: l’Associazione per il Tribunale. Un risultato che viene inseguito da anni e che un passaggio fondamentale: che possa avere competenza anche sui territori dei comuni del Cuoio. A San Miniato, persa la pretura alla fine gli anni ’90 è rimasto l’ufficio del giudice di pace, come presidio di giustizia. Poco più di un anno fa anche il sindcao di San Miniato e quello di Empoli dissero: "L’istituzione della sede del tribunale a Empoli è una scelta strategica per motivi economici, sociali e giudiziari e lo è per l’intero territorio dell’Empolese Valdelsa e per il Comprensorio. Soltanto chi non conosce questa realtà può affermare il contrario".
C. B.