di Gabriele Nuti
L’ennesimo episodio di violenza in centro a Ponsacco si è verificato la sera di Pasquetta intorno alle dieci e mezzo. Un gruppo di ragazzi di etnia rom ha affrontato coetanei che si trovavano in piazza San Giovanni insieme ad alcune ragazze. Uno dei rom in pochi attimi è passato dalle parole ai fatti e con una testata ha rotto il setto nasale a uno degli adolescenti dell’altro gruppo. L’altra sera la situazione ha rischiato seriamente di degenerare quando il padre di uno degli aggrediti, avvertito dal figlio, è corso a vedere cosa fosse successo e intenzionato a non farla passare liscia al gruppetto dei ragazzi che abitano nel Palazzo Rosa di via Rospicciano. In contemporanea con l’uomo sono arrivati i carabinieri.
Le indagini, da parte dei militari dell’Arma della compagnia di Pontedera e della stazione di Ponsacco, sono iniziate subito e d’ufficio, visto che la prognosi stilata dai medici dell’ospedale di Pontedera per la frattura del setto nasale è superiore ai venti giorni. Sono in corso gli accertamenti per ricostruire nel dettaglio quanto accaduto e per identificare il ragazzo che ha colpito il coetaneo con la testata e chi era con lui. Le telecamere del Comune hanno ripreso tutto. Le denunce saranno inevitabili, con le conseguenze giudiziarie che ne scaturiranno.
L’ennesimo, gravissimo, fatto di violenza a Ponsacco è accaduto in pieno centro, sul retro del palazzo comunale. Il gruppetto di ragazzi e ragazze era seduto sulle panchine quando sono arrivati i coetanei rom che hanno preso di mira uno di loro: "Te hai picchiato uno di noi", queste le parole pronunciate prima dello scatto improvviso e della testata sul naso. Secondo il racconto dei ragazzi aggrediti – tutti minorenni, lo precisiamo, come gli aggressori – e del padre di uno di loro, le minacce sono proseguite anche dopo, sotto la casa del sedicenne a cui è stato rotto il naso che era stato accompagnato dalla mamma per farlo portare in ospedale. Qui, gli stessi rom che si erano presentati in piazza dei Borghi insieme ad altri coinquilini dello stesso Palazzo Rosa, avrebbero preso a pugni e calci il portone.
Nessuna motivazione razziale o di chissà quale gravità alla base dell’aggressione di Pasquetta. "Futili motivi" che, però, stanno portando all’esasperazione i ponsacchini, soprattutto i più i bambini e gli adolescenti. Una volta è una lite per il pallone, un’altra per la bicicletta, un’altra ancora per questioni precedenti o legate a gelosia. Sta di fatto che ci sono ragazzi che vivono nel Palazzo Rosa che vivono di minacce. Si accendono facilmente e usano le mani, o la testa (ma non nel modo che sarebbe più utile). I bambini e i ragazzi ponsacchini, provati come tutti dal Covid che ne ha limitato la socialità, devono fare i conti anche con questi violenti.