
Nuova Rsa, il primo esame per il progetto
PONTEDERA
Primo test per il progetto che prevede la realizzazione di una residenza per anziani nella frazione pontederese di Treggiaia. È stato pubblicato all’albo dell’Unione Valdera il verbale redatto dal comitato tecnico di valutazione ambientale, chiamato a esprimersi sulle varianti al piano attuativo, necessarie per realizzare la nuova Rsa. Un documento che arriva a seguito della richiesta al proponente di fornire un’analisi odorigena dell’ambiente circostante. Il primo ostacolo al via libera al progetto arriva dalla Regione Toscana – Direzione Ambiente ed Energia e tratta proprio il tema della qualità dell’aria.
"Si rilevano – si legge nel documento – criticità connesse alla presenza, a circa 250 mt dal comparto in oggetto, dello stabilimento di bestiame che produce maleodoranze percepite, in funzione delle condizioni metereologiche, nella località I Fabbri e frazioni limitrofe e che non è stato fornito un quadro chiaro circa l’efficacia delle mitigazioni degli impatti sulla componente aria, che dipendono da diversi fattori, si ritiene che non sia possibile escludere impatti significativi negativi sull’ambiente dovuti all’attuazione degli interventi previsti nella variante e che pertanto, come richiesto dalla medesima Regione Toscana, sia opportuno valutare la necessità di sottoporre a Vas il procedimento al fine di approfondire e integrare le valutazioni ambientali, individuando le opportune misure prescrittive per la mitigazione eo compensazione di impatti negativi". Il tema delle maleodoranze è stato più volte al centro delle discussione per la località I fabbri a Treggiaia, questione che torna anche nel parere di Usl.
"Anche l’azienda Usl Toscana nord ovest – si legge ancora nel verbale – nel parere istruttorio ritiene necessario, al fine di inserire un recettore sensibile quale una Rsa, prevedere misure di mitigazione per ridurre l’impatto di inquinamento atmosferico e acustico derivante dalla prospiciente strada provinciale, nonché la necessità di procedere allo spostamento della stalla di almeno 800 mt. Inoltre, sebbene non costituisca prescrizione vincolante, come la stessa Usl riferisce, l’azienda ritiene auspicabile una localizzazione diversa della Rsa, il più distante possibile dalla strada provinciale e dall’industria (stalla per allevamento bovini)". Sono queste le motivazioni che hanno spinto il comitato tecnico dell’Unione a optare per la necessità di sottoporre a Vas (valutazione ambientale strategica, ndr) il procedimento "al fine di approfondire e integrare le valutazioni ambientali, individuando le opportune misure prescrittive per la mitigazione eo compensazione di impatti negativi".
S.E.