"Non c’è stato spionaggio industriale". Respinte le accuse di un’azienda

Rotacoat, Barnini e Diego Marcolin "non hanno mai commesso alcun illecito in relazione al macchinario J1"

"Non c’è stato spionaggio industriale". Respinte le accuse di un’azienda

"Non c’è stato spionaggio industriale". Respinte le accuse di un’azienda

CASTELFRANCO

Non c’è stato alcun spionaggio industriale. Le imprese Rotacoat e Barnini di Castelfranco e Diego Marcolin "non hanno mai commesso alcun illecito". Il Tribunale di Venezia, all’esito del procedimento cautelare, ha "respinto integralmente tutte le richieste cautelari dell’azienda Gemata, condannandola anche a pagare le spese di lite".

La stessa Gemata aveva denunciato Diego Marcolin (suo dipendente fino al 2019 prima di passare a Rotacoat) alla procura del Tribunale di Pisa. Il 29 febbraio scorso il giudice per le indagini preliminari di Pisa ha disposto l’archiviazione "non essendo emersa, in esito alle ampie indagini preliminari, alcuna condotta illecita ascrivibile allo stesso Marcolin".

La questione ruota intorno a due macchinari per la rifinizione delle pelli. Due spalmatrici a rullo. La J1 di Rotacoat del gruppo Barnini e la Greenstar di Gemata. Secondo Gemata, azienda di Trissino in provincia di Vicenza, Marcolin si era appropriato dei disegni e dei dettagli del progetto di una macchina Gemata, la Greenstar e li aveva portati in Rotacoat. Da qui l’avvio della vicenda giudiziaria con perquisizioni e richieste di acquisizione di documenti, anche molto datati, negli uffici e nello stabilimento di Rotacoat e Barnini a Castelfranco, in via della Tecnologia, a due passi dal confine con il territorio comunale di Santa Croce.

"Si tratta di due decisioni, quella civile e quella penale, che attendevamo da tempo e che confermano quanto sosteniamo fin dalle battute iniziali di questa vicenda – le parole dei responsabili di Rotacoat e Barnini – Siamo felici che sia stata fatta chiarezza, portando alla luce la verità su una vicenda costruita chiaramente per screditare la reputazione delle nostre aziende e del dipendente Diego Marcolin, persona molto nota e stimata nel settore e con la finalità di ostacolare le nostre, evidentemente temute, attività commerciali".

"Da poco è stato avviato anche il giudizio di merito con il quale, siamo certi, sulla base dei positivi esiti dei procedimenti, di reclamo e penale, di ottenere un’ulteriore conferma dei provvedimenti già emessi dal Tribunale di Venezia, nonché il risarcimento dei danni finora patiti", concludono i responsabili di Rotacoat e Barnini.

g.n.