Morto dopo l’incidente Fu travolto in bici Addio a Gino Mori Le indagini sul sinistro

L’auto era guidata da un’ottantenne che era già indagata per lesioni

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Morto dopo l’incidente Fu travolto in bici Addio a Gino Mori Le indagini sul sinistro

di Carlo Baroni

CASCIANA TERME

Troppo profondi i traumi riportati. Non ce l’ha fatta Gino Mori, l’ottantaquattrenne residente a Ponsacco travolto da un’auto mentre procedeva con la sua bicicletta sulla Strada Provinciale 46, nel territorio di Casciana Terme Lari, lo scorso 12 agosto. A darne notizia è lo Studio3A-Valore Spa – società specializzata nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini – a cui i familiari si sono rivolti per fare chiarezza sulla vicenda. L’anziano, che in segiuto all’incidente aveva riportato pesantissimi politraumi, svariate fratture e un gravissimo trauma cranico, e che non si è mai risvegliato dal coma, è deceduto nel pomeriggio di giovedì 31 agosto, dopo 19 giorni di agonia.

L’incidente, rilevato dagli agenti della polizia locale dell’Unione Valdera, che hanno anche posto sotto sequestro i mezzi, è accaduto alle 10.40 del mattino. Il ciclista, giunto ad un incrocio – da quanto si apprende – " aveva segnalato con il braccio la manovra di svolta a sinistra – spiega la nota dello Studio3A-Valore Spa – e infatti due auto che lo seguivano si sono fermate accodandosi al velocipede: non così però, "una terza macchina, una Jeep Renegade condotta da un’anziana, F. B, ottant’anni, residente a Casciana Terme Lari". La automobilista, per cause che saranno chiarite dall’inchiesta della Procura "ha sorpassato le due vetture ferme davanti a sé, ma così facendo ha travolto l ’ottantaquattrenne. La ottantenne era già indagata per lesioni personali stradali gravissime, ma ora il quadro cambia – alla luce del decosso – e la nuova ipotesi di reto potrebbe essere l’omicidio stradale.

I familiari Mori per fare piena luce sui fatti, attraverso il consulente Massimiliano Bartolacci, si sono affidati a Studio3A-Valore Spa che – spiega la nota – si è subito attivato per acquisire tutta la documentazione disponibile sul sinistro, comprese le testimonianze dei conducenti delle due vetture che si erano invece fermati, e metterà a disposizione dei propri assistiti tutti i consulenti tecnici di parte nel caso in cui il magistrato inquirente intenda disporre gli accertamenti tecnici dovuti, a cominciare dall’autopsia. Mori lascia la moglie Margherita, il figlio Carlo, e due nipot. Mori era molto conosciuto: artigiano in pensione dal 2001, aveva lavorato per tutta la vita come falegname.