
Morti sul lavoro, il minuto di silenzio: "I soldi della festa alle loro famiglie"
Poco dopo le 11 di ieri mattina il sindaco Matteo Franconi, l’assessora regionale Alessandra Nardini, i consiglieri di maggioranza e minoranza ed i rappresentanti delle principali sigle sindacali si sono uniti in un momento di cordoglio in seguito al gravissimo incidente capitato venerdì mattina nel cantiere della futura Esselunga a Firenze. Doveva essere la giornata del divertimento, della musica, dei colori per festeggiare il carnevale a Pontedera, invece la tragedia che ha tolto la vita a cinque operai mentre stavano lavorando ha fatto calare il sipario su tutte le iniziative e portato i rappresentanti della politica locale ed i sindacati nella sala consiliare di Palazzo Stefanelli dove, dopo il minuto di raccoglimento, si è discusso di sicurezza sui luoghi di lavoro. "È improponibile che in Italia ci siano ancora oltre 1.000 morti sui luoghi di lavoro all’anno – ha esordito Angela Pirri, presidente del Consiglio comunale – ecco perché abbiamo deciso subito di aderire a questo momento di cordoglio e discussione".
Quindi la parola è passata al primo cittadino. "Grazie a tutti per essere qua – ha detto il sindaco Matteo Franconi – questa doveva essere una giornata di divertimento ma si è trasformata in una mattinata di tristezza e riflessione. Perché fino a che in quella casella non ci sarà il numero 0 dobbiamo sentirci tutti responsabili di fare qualcosa in più. Come istituzioni dobbiamo darci un obiettivo: garantire a tutti i lavoratori di poter tornare la sera a casa ad abbracciare le proprie famiglie. Dobbiamo mettere in campo la formazione, promuovere la prevenzione e la consapevolezza, investire su una nuova gestione degli appalti e subappalti ed incentivare le aziende che investono in istruzione e presidi di sicurezza". Da qui la scelta di donare i soldi investiti per la festa di Carnevale alle famiglie delle vittime dell’incidente nel cantiere di via Mariti. Si è entrati poi nell’approfondimento del tema con i rappresentanti delle sigle sindacali. Alessandro Gasparri della Cgil Pisa ha sottolineato la necessità di avere risposte concrete dalle istituzioni sottolineando come in questi casi ci sia "una giungla di subappalti a cascata all’interno della quale viene meno la dignità e la qualità del lavoro". Dario Campera della Cisl Pisa ha ribadito l’importanza della formazione, anche nelle scuole, e che su questo occorra un cambiamento culturale nel Paese. "Servono controlli, repressione e pene reali" il punto di Angelo Colombo della Uil Pisa. L’assessora regionale Nardini ha allargato la riflessione anche ad altri aspetti. "Dove c’è precarietà, lavoro nero, sfruttamento non c’è sicurezza. Servono ancora investimenti nella formazione nelle scuole ed un aumento del personale nell’ispettorato del lavoro". Sull’attenzione al tema del lavoro e al rispetto della legalità sono intervenuti poi Floriano Della Bella (Pd), Domenico Pandolfi (Lega), Matteo Bagnoli (FdI) e Alberto Andreoli (Presidio Civico).