
L’allarme del comitato di protesta davanti ai numeri degli impianti previsti "Dovevano nascere in zone compromesse dal punto di vista paesaggistico".
I riflettori restano accesi sui progetti che prevedono una distesa di giganteche batterie di accumulo di energia green in uno degli spicchi più belli della colline pisane. Il Comitato di protesta – guidato da Mileo Ranieri – tiene alta l’attenzione, lancia un nuovo allarme e snocciola numeri impressionanti. Sotto la lente l’autorizzazione concessa dal Mase all’impianto speculare, come potenza, a quello "scoperto" per prima e che fece emergere la questione di Postignano e cioè 51,75 MW. "Pensavamo che, essendo la potenza speculare al primo Bess, ci fosse anche lo stesso numero di container – spiega Ranieri, dopo aver letto l’autorizzazione –. Purtroppo non è così: qui si parla di batterie a ioni di litio però utilizzando la tecnologia ferro litio fosfato e si parla quindi di 14 isole con 6 container per isola e pertanto i mostri saranno ben 84."
"Le prescrizioni date dal ministero alla realizzazione dell’opera sono minime anche perché a questo giro per la Conferenza dei Servizi, sono stati coinvolti solo i soggetti interessati a questioni ambientali o di sicurezza – spiega Ranieri –. Non ci risulta, ad esempio, siano stati coinvolti gli enti locali quali la Regione e il Comune. Come Comitato, siamo entrati dentro la Coalizione interregionale Tess che ha superato il numero di 84 realtà tutte unite per opporsi al vero e proprio attacco speculativo al quale stiamo assistendo oramai da mesi a livello regionale."
"Va bene la transizione ecologica, va bene la decarbonizzazione da realizzare nel più breve tempo possibile, ma non si capisce perchè questa e altri tipi di realtà come queste – prosegue Ranieri – non possa essere realizzata in zone già compromesse dal punto di vista paesaggistico e ambientale, come le zone industriali, o come in questo caso, più semplicemente di fianco alla centrale Terna. Si preferisce utilizzare zone agricole, sottrarre suolo senza alcuna garanzia sul futuro di queste opere. Abbiamo ora 84 + 56 + 56 + 42 pari a un totale di 238 container da 35 tonnellate cadauno."
Secondo il comitato mancano anche garanzie sulla gestione del fine vita di queste realtà: "in mancanza di garanzie il Comune di Fauglia, tra 15 anni, potrebbe trovarsi suo malgrado a gestire lo smaltimento di 8.330 tonnellate di batterie al litio".
C. B.