Mega distesa di batterie: "C’erano luoghi più adatti"

La Lista Froli all’attacco sulla vicenda dell’impianto di Acciaiolo: "Teniamo alta l’attenzione" .

"Nostro interesse è mantenere viva l’attenzione sul progetto, cercando di far venire a miti consigli la proprietà". Sono le parole di Riccardo Froli, candidato per la lista civica di centrodestra Froli Sindaco per le prossime amministrative a Fauglia. La questione è l’impianto Bess, quella mega distesa di gigantesche batterie per accumulo di energia green in via Postignano, in uno degli spicchi più belli delle colline pisane. "A Fauglia l’attuale amministrazione ha dato parere positivo ad un progetto Bess, quando sempre nel nostro Comune ci sarebbero state localizzazioni più adatta – attacca Froli –. Il sindaco ha dato colpa agli uffici ed a chi ha opzionato i terreni dicendosi all’oscuro di tutto, ed oggi dopo la formazione di un comitato, e dopo la nostra azione, si scaglia contro il governo, dicendo che sono opere come il Ponte sullo stretto in cui lui non ha potere". "Ovviamente è così, ma non hanno opposto alcuna resistenza, nè hanno avvisato i cittadini che hanno appreso la cosa dopo la pubblicazione in gazzetta ufficiale – spiega la nota –. Io ho fatto un appello a Regione e consiglieri Regionali, e sono venuti esponenti di Fratelli d’Italia e della Lega, e l’onorevole Manfredi Potenti che si è occupato della cosa". L’impianto che ha fatto scoppiare il caso a Fauglia sorgerà su un area di circa due ettari di terreno progettato da Fotowaio, controllata spagnola della saudita Abdul Latif Jameel, autorizzato dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Si parla di 56 container carichi di batterie agli ioni di litio, del peso di 35 tonnellate ciascuno e una stesa di pannelli solari montati su pali che avranno il compito di catturare i raggi solari. Ma non è finita.

In Comune stata depositata, a cura della società Rne 10 srl una richiesta formale per la realizzazione di un ulteriore impianto di accumulo – al quale l’amministrazione ha annunciato battaglia – oltre a quello già autorizzato da parte del ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica alla società Frv, nelle vicinanze di quest’ultimo: un impianto di medesima potenza e un’estensione pari a 5 ettari circa. Le batterie saranno alimentate da pannelli fotovoltaici che occuperanno altro suolo collinare. Nell’aria, infatti, c’è anche l’arrivo di una distesa di campi a fotovoltaico. Un caso scoppiato alla vigilia della campagna elettorale e diventato un tema caldo di confronto e duello politico.

C. B.