Guerra al maxi impianto a batterie. "Sarà una distesa di pannelli solari"

L’attacco di Potere al Popolo: "Tutto è cominciato con un terreno venduto a dieci volte il prezzo di mercato"

Il comitato di protesta riunito in via Postignano dove nascerà il grande impianto di accumulo di energia green prodotta dal fotovoltaico

Il comitato di protesta riunito in via Postignano dove nascerà il grande impianto di accumulo di energia green prodotta dal fotovoltaico

Fauglia (Pisa), 10 aprile 2024 – “Il terreno è stato venduto nel 2022 a dieci volte il valore di mercato", dice Arianna Benedetti coordinatrice nazionale di Potere al Popolo Valdera, prendendo posizione sull’operazione da 53 milioni di euro che poterà alla nascita sulla colline pisane – segnatamente in via Postigiano a Fauglia – di un gigantesco impianto di accumulo di energia green. Un caso esploso a metà marzo quando il sindaco di Fauglia, Alberto Lenzi comunica ai residenti che su un area di circa due ettari di terreno verrà realizzato un impianto di batterie Bess da 50 Mw progettato da Fotowaio, controllata spagnola della saudita Abdul Latif Jameel, autorizzato dal Ministeto dell’ambiente e della sicurezza energetica.

"ll progetto è devastante si parla di 56 container carichi di batterie agli ioni di litio, del peso di 35 tonnellate ciascuno e una stesa di pannelli solari montati su pali che avranno il compito di catturare i raggi solari – spiega Benedetti –. Sempre parlando di tecnicismi ma importanti per capire la devastazione, la collina verrà terrazzata e i container dovranno essere sorretti da piloni di cemento armato per evitare che il tutto frani a valle. Per il cantiere sarà necessario realizzare una strada, dice temporanea, sotto la quale passerà la linea alta tensione di 132 kV che collegherà la centrale della Terna al sistema di accumulo. Tutto questo sarà recintato e illuminato notte e giorno".

"Nel 2019 il tavolo nazionale dell’ambiente sosteneva che “bisogna rimettere al centro delle nostre scelte la difesa delle risorse naturali, la salute di tutte le specie viventi, i diritti umani e la pace perché l’ingiustizia ambientale e l’ ingiustizia sociale sono intrinsecamente collegate in quanto frutto dello stesso sistema predatorio che distrugge, affama e uccide” – ricorda la coordinatrice di Potere al Popolo –. Ancora una volta avevamo previsto che, se non si fosse arrestato, il sistema del profitto sull’ambiente avrebbe portato a tutto questo". Per contrastare la nascita del mxi impianto è nato un comitato che ha già annunciato il ricorso al Tar contro l’autorizzazione alla costruzione, riservandosi anche un’azione civile a tutela dei danni sugli immobili dei residenti".

Carlo Baroni