
Da scegliere se completare per prima la Piazza del Popolo e poi fare il resto. Il sindaco Giglioli : "Nei prossimi giorni convocheremo la consulta della città".
In queste ore sul tavolo c’è solo la decisione da dove cominciare. E’ certo, invece, che il 7 gennaio – finite tutte le feste, compreso lo spettacolo di fine anno – riparte il cantiere che riqualificherà il cuore del centro storico di San Miniato. Da dove partiranno le opere? Si comincerà dal completamento di piazza del popolo, rimasta a metà per i ritardi dello scorso inverno? O si inizierà da via Conti fino alla piazzetta del Fondo che, tutti sappiamo essere il punto più critico del centro storico?
"La decisione definitiva ancora non è stata presa – dice il sindaco Simone Giglioli –. Stiamo facendo delle valutazioni. Intanto incontriamo i commercianti per illustrare con i dovuti dettagli cosa comporterà tutto l’intervento". "Poi procederemo con la convocazione della consulta – aggiunge il primo cittadino – perché è fondamentale il confronto con i residenti del centro storico per gestire al meglio un cantiere che, inevitabilmente, e come già abbiamo visto, è impattante", Non è escluso, comunque, che la scelta tecnica, alla fine, non sia quella di mettere mano per prima a via Conti, una strada stretta, dove affacciano attività commerciali. Un cantiere che comporterà criticità, cambi di viabilità e che doverà essere il più celere possibile. I primi mesi dell’anno, gennaio e febbraio, sono quelli con minori presenze in centro e quindi quelli in cui conviene operare nella parte più difficoltosa del cantiere. "E’ altrettanto certo :– aggiunge il sindaco – che da qualunque parte si inizi, un opera sarà consequenziale all’altra. Noi vogliamo concludere tutte le operazioni per il mese di maggio, massimo giugno".
Vietato sforare. Con la seconda metà di giugno a San Miniato inizia un cartellone di eventi che non ha soluzioni di continuità fino alla fine dell’anno: il Dramma Popolare, la Luna è Azzurra, le serate sotto le stesse con la ztl, la movida estiva, il palio di San Rocco e così avanti fino all’autunno del tartufo che culmina con la mostra mercato nazionale. Fu questo anche il nodo dello scorso inverno, quando i problemi riscontrati sui sotto servizi della piazza imposero di lasciare l’opera a mezzo per riprenderla, poi, con l’inizio del 2025.
Carlo Baroni