Love story in Comune a Terricciola. Il sindaco riconsegna le deleghe all’assessora madre di sua figlia

Giulia Bandecchi torna ad assumere le responsabilità dell’urbanistica e dei lavori pubblici "L’opposizione ha cercato di far cadere la giunta rivolgendomi un attacco personale".

Love story in Comune a Terricciola. Il sindaco riconsegna le deleghe all’assessora madre di sua figlia

Love story in Comune a Terricciola. Il sindaco riconsegna le deleghe all’assessora madre di sua figlia

di Sarah Esposito

TERRICCIOLA

Giulia Bandecchi è di nuovo assessora all’urbanistica e ai lavori pubblici del Comune di Terricciola. È questo l’epilogo della vicenda che da una settimana ha spaccato in due il piccolo borgo dell’alta Valdera. Ieri sera si è svolto il consiglio comunale straordinario voluto dal sindaco Mirko Bini per discutere apertamente di ciò che accaduto dopo l’esposto alla prefettura da parte dei consiglieri di opposizione che chiedono la legittimità di un assessorato visto il legame che esiste tra il sindaco e Giulia Bandecchi. "Ho presentato le mie dimissioni il 7 marzo – riepiloga Bandecchi – perché non volevo creare problemi all’ente. Da ottobre 2022 (quando è nata la bambina dell’assessora e del sindaco, ndr) ci siamo interrogati sulla situazione con la giunta e con i segretari comunali. Un dubbio lecito a quell’epoca ma che ad oggi risulta soltanto un attacco personale da parte dell’opposizione, magari con l’intento di cercare di far cadere la giunta prima della fine della legislatura".

Dall’altro lato c’è la richiesta della minoranza di avere una risposta alla domanda: se sindaco e assessora hanno una relazione e una figlia insieme, possono far parte della stessa giunta? "Anch’io come Giulia Bandecchi sono una donna che ha deciso di impegnarsi nella politica – interviene Elena Baldini Orlandini della lista di opposizione Terriciola SiCura –. E il bello della legge è che vale per tutti. E mi auguro che la legge punisca chi, in questi giorni, ha minacciato Matteo Arcenni pubblicamente, attraverso un commento sui social network. Il video del sindaco? Un maldestro tentativo di spostare l’attenzione mediatica allontanandolo dalla realtà dei fatti. Una mossa senza senso che pone al centro di una questione puramente politica il ruolo di sua figlia, strumentalizzandola in modo a nostro avviso del tutto inopportuno".

Un intervento che di fatto sancisce l’uscita dall’aula con qualche piccolo momento di tensione dell’opposizione. Le domande che rimangono in sospeso sono i motivi legati alla tempistica del quesito e al perché i consiglieri prima di rivolgersi al prefetto e a un parlamentare non abbiano chiesto il parere del consiglio e della segretaria comunale. "Quando i sindaci affidano le deleghe – ha concluso Bini – spesso firmano una cambiale in bianco. Giulia ha svolto bene il suo ruolo e per questo non c’è nessun motivo per cui non debba riprendersi le deleghe. Il matrimonio tra di noi? Magari dopo il 9 giugno".