Lo scandalo Keu finisce sul tavolo di Distretto

L’organismo è presieduto dalla sindaca di Santa Croce, che però è tra gli indagati. Comprensorio del Cuoio in fermento

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SANTA CROCE

di Carlo Baroni

Mentre l’inchiesta Keu tiene banco nei consigli comunali, c’è attesa per la convocazione del tavolo di distretto perché tutte le realtà del comparto (Comuni, sindacati, associazioni di categoria) prendano – come sollecitato da più parti – una presa di posizione unica e forte. I sindaci sono al lavoro proprio in questi giorni per arrivare alla convocazione del massimo organismo di zona, peraltro presieduto dal primo cittadino di Santa Croce, Giulia Deidda, finita nella lista dei 19 indagati dalla procura antimafia.

Alla sindaca, come al consigliere regionale Pd Pieroni e al capo di gabinetto Ledo Gori, viene contestato il reato di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. La convocazione del tavolo non è stata fatta, "ma – dice il sindaco di San Miniato Simone Giglioli che sull’inchiesta riferirà giovedì in consiglio – dovrebbe essere imminente". Sarà Deidda a presiedere la riunione? È’ la presidente ed è in carica, ma per ragioni di opportunità non è escluso che decida di astenersi. I reati contestati, a vario titolo, nell’inchiesta vanno dall’associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti e all’inquinamento ambientale, all’impedimento del controllo da parte degli organi competenti, fino appunto all’abuso d’ufficio in concorso e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Reati che avrebbero oliato una meccanismo che, secondo la procura, faceva sì scarichi indebiti in Usciana venissero fatti nelle piena consapevolezza della loro illiceità. Mentre il Keu in uscita dall’impianto Aquarno, veniva riciclato per riempimenti e sottofondi stradali nonostante, secondo le indagini, non ne fosse consentita tale modalità di recupero perché avrebbe potuto rilasciare nel suolo e nelle acque solfati, cloruro e cromo. Però è stato utilizzato in tonnellate in diversi lotti del territorio della provincia di Pisa.

Uno scandalo, appunto, che ha avuto un efffetto terremoto che ha portato il distretto conciario di Santa Croce nell’occhio di un ciclone in pieno svolgimento. Un comparto, il conciario, sotto choc per le carte giudiziarie. Tra gli indagati ci sono infatti, i vertici dell’Associazione Conciatori e del depuratore Aquarno di Santa Croce. L’inchiesta è stata al centro di dibattito politico nei consigli comunali. Giovedì appunto lo sarà a San Miniato. Ieri con una nota l’Unione Inquilini del Valdarno ha fatto appello ai Comuni del Comprensorio – compreso quello di Santa Croce – perchè annuncino la loro costituzione di parte civile nell’eventuale processo penale. Come hanno già fatto il Comune di Empoli e quello di Castelfiorentino. Non è stata fissata ancora l’udienza per il ricorso contro i sequestri.