Le urne e la corsa di Simone Giglioli: "Le polemiche le lascio agli altri"

Il sindaco: "Agli elettori parlerò solo di San Miniato e di opere importanti come la nuova scuola media"

Lo scontro a cinque si fa giorno dopo giorno più infuocato. Da destra a sinistra sotto attacco c’è Simone Giglioli e la sua amministrazione. Il sindaco uscente, candidato dei Dem, racconta a La Nazione come affronterà questa corsa elettorale, sicuramente la più complessa per il Pd dal dopoguerra ad oggi.

Sindaco, la sua che campagna elettorale sarà?

"La mia sarà una campagna elettorale che parlerà solo di San Miniato e del suo futuro. Pertendo da quello che abbiamo fatto per dire ciò che intendiamo fare. Non parlerò degli altri, alcuni neanche li conosco, e poi sono loro che hanno bisogno di parlare di me...".

In generale le gente, qui come altrove, è stufa delle campagna elettorali fatte di promesse che poi non si concretizzeranno mai. E’ d’accordo?

"Giusto. Ma il rischio di promettere qualcosa che poi non si avvererà c’è sempre. A volte le condizioni cambiano repentinamente. Basti vedere quello che è successo quando addosso ci è piombata la pandemia. Molte cose le abbiamo fatte di quelle annunciate nel 2019. Altre no. Ma parlerò sono di cose fattibili".

Quali sono i capisaldi del suo programma?

"L’attenzione alla comunità. Privilegiando il verde, i servizi, i luoghi della relazione. In ogni frazione, nessuna località del nostro territorio deve essere un dormitorio. Attenzione quindi alle associazioni, alle famiglie, ai giovani, alle attività produttive. Queste devono essere le priorità".

Quali opere pubbliche promette agli elettori per la prossima legislatura?

"Priorità alle scuole. Portando avanti quello che già abbiamo iniziato. E non è poco: la nuova scuola a Ponte a Elsa con i lavori in corso che ce la consegneranno nel 2025 e il nuovo nido Pinocchio. Ma intendiamo realizzare anche una nuova scuola media per Ponte a Egola e un nido per la Valdegola che sorgerà a Balconevisi".

Una corsa con molti candidati può essere più rischiosa per lei, sindaco uscente, che deve difendersi da tutti?

"E’ già successo di avere tanti candidati. Nel 2014 furono sei. Le geografia mi sembra chiara: la fine di CambiaMenti per creare Vita Nova insieme ad esponenti della Lega e Fratelli d’Italia; la sinistra che era in CambiaMenti che ha scelto di correre da sola. Poi Marzia Fattori, candidata per ripicca: è stata sette anni in giunta e ha avuto tanto tempo per dire quello che voleva. In questo scenario puntiamo a vincere al primo turno".

Carlo Baroni