"Le nostre frazioni vanno valorizzate con progetti veri"

1) "Non si possono raggiungere gli obiettivi, anche minimi, anche quelli più elementari per un’amministrazione, senza che la macchina comunale...

"Le nostre frazioni vanno valorizzate con progetti veri"

"Le nostre frazioni vanno valorizzate con progetti veri"

1) "Non si possono raggiungere gli obiettivi, anche minimi, anche quelli più elementari per un’amministrazione, senza che la macchina comunale sia pienamente funzionante, dinamica, pronta a rispondere alle richieste dei cittadini, ma anche capace di progettualizzare a medio e lungo termine. Per questo non si può partire come obiettivi del programma di mandato se non da una riorganizzazione totale della macchina comunale sotto tutti gli aspetti".

2) "La mobilità che, per un centro storico che si sviluppa su un crinale, non può essere risolta esclusivamente con la Ztl ma anche con le necessarie opere infrastrutturali come il completamento del parcheggio del Cencione e l’implementazione dell’asse stazione ferroviaria – Cencione con un collegamento ben strutturato. La necessità di affrontare con serietà l’argomento turistico, pone come primo punto la necessità di approcciarsi in maniera diversa rispetto a quanto è stato fatto fino a ora. E’ necessario creare una apposita targettizzazione del turista che si cerca, evitando il turista generalista e mordi e fuggi ed è necessario individuare una precisa azione di marketing territoriale tesa a far apprezzare il territorio sotto aspetti “esperienziali” con lo scopo di aumentare il numero di pernottamenti".

3) "San Miniato ha un territorio complesso e complicato, frastagliato in 17 frazioni, ognuna con le proprie caratteristiche e problematiche. Per ogni frazione o unità di ambito si dovranno realizzare dei progetti di riqualificazione urbana e sociale, condivisi con associazioni e cittadini".

4 )"Il distretto conciario ed il settore moda più in generale stanno vivendo una crisi importante dovuta all’aumento del costo delle materie prime, e un quadro internazionale di tensioni geopolitiche che si sono riverberate sui mercati inducendo anche le case di moda a tirare il freno. Non esistono ricette preconfezionate e l’amministrazione può essere di supporto al settore, partecipando ai tavoli di crisi".