L’arte fiorisce in discarica: "Ci presero per pazzi e poi..."

Inaugurate due opere che vanno ad arricchire il patrimonio del Macca. Macelloni: "Entro l’inizio dell’estate entrerà in funzione l’impianto di biometano".

Germoglio di Remo Salvadori e Untitled, (work in progress) di David Tremlett sono una sintesi artistica armonica che, come un’Epifania, sgorga dalla facciata e sul tetto di un capannone industriale nell’impianto di rifiuti di Legoli. La discarica prosegue il suo cammino di musealizzazione, ospitando così due nuove opere d’arte nella struttura che a breve entrerà in funzione con il neo impianto di biometano. Arte monumentale che arricchisce il patrimonio del Macca: due opere, di tipologia diversa, poiché una pittorica e una scultorea, che si saldano in una grammatica artistica che va stagliandosi su un nuovo fabbricato industriale. "E’ l’opera più rilevante, per impatto, dell’intero Macca - ha detto ieri, durante l’inaugurazione, il sindaco Renzo Macelloni - in un contesto unico nel suo genere, una discarica che tratta i rifiuti senza produrre scarti. Un solco sul quale continuiamo a marciare: entro l’inizio dell’estate entrerà in funzione l’impianto di biometano ed è stato presentato in Regione l’impianto di ossicombustione. Quando iniziammo a portare arte in discarica, ci presero per pazzi. Ora questo modello circola a New York".

L’opera dell’artista inglese David Tremlett, grazie ai viaggi compiuti in Africa e in Australia, si è negli anni man mano dischiusa verso il colore, diventato parte essenziale dei suoi interventi: wall drawings realizzati applicando del pastello sulle superfici direttamente con le mani. I wall drawings dell’artista, come accade sui muri del grande impianto per la produzione di biometano, sono strutturati partendo da una griglia geometrica e sono composti da una sequenza di forme astratte regolate e distribuite sulle superfici secondo criteri in cui predomina l’attenzione alla proporzione e ai rapporti spaziali che nascono dalla loro combinazione e assemblaggio. I colori selezionati dall’artista sono l’ocra, il rosa, il marrone e le diverse gradazioni di grigio, rimandano alle colline circostanti, che sempre costituiscono per lui un fattore determinante e una fonte di ispirazione per il concepimento di una nuova opera da realizzarsi intorno a Peccioli. In Germoglio di Salvadori, il fiore della vita, a cui si allude, è un simbolo che compare già in elementi architettonici precristiani. Un germoglio che nasce dal caos per poi creare una trasformazione. Nel contesto di un gigantesco impianto per la produzione di biometano e in un rapporto di sintesi e tensione diretta con la monumentale pittura di David Tremlett, la suggestione dei semi e il loro sviluppo in fiori evocano una visione pragmatica della creazione.