L’abuso di alcol e abbuffate fino all’ubriachezza, dati choc in Valdera

L’abuso di alcol e abbuffate fino all’ubriachezza, dati choc in Valdera

L’abuso di alcol e abbuffate fino all’ubriachezza, dati choc in Valdera

Qui i giovani bevono di più. E le abbuffate di alcolici raggiungono punte alte. Tra le più alte della Toscana dove gli adolescenti che riferiscono di aver avuto almeno un episodio di binge drinking (così si chiama in gergo tecnico bere fino a ubriacarsi) nell’ultimo mese sono il 33,4%. Nell’Ausl Toscana nord ovest, infatti, questa percentuale è leggermente superiore, pari al 34,2%, con punte di oltre il 40% a Lucca, in Garfagnana,nella zona delle Apuane, nell’Alta Val di Cecina e in Valdera. Sono numeri riportati dall’Istituto superiore di sanità in occasione del Alcohol prevention day 2023, la giornata sulla consapevolezza contro l’abuso di alcol che quest’anno si è svolta il 19 aprile. Una dipendenza, quella da alcol, che nel territorio dell’Ausl Toscana nord ovest, appunto, ha un’incidenza più alta rispetto alla media regionale. Ad illustrare il fenomeno è Maurizio Varese, direttore dell’area dipendenze. "A preoccupare è in particolare il cosiddetto binge drinking -spiega Varese - l’abbuffata di alcol: bere in maniera compulsiva, bicchiere dopo bicchiere, per raggiungere il più in fretta possibile l’ebbrezza. Si parla di binge drinking quando si assumono 5 o più unità alcoliche nel giro di 4-5 ore. Per le donne la soglia è 4 unità. Una unità alcolica corrisponde a 12 grammi di etanolo, ovvero alla quantità di alcol contenuto in una lattina di birra da 333 ml, a un bicchiere di vino da 125 ml, a un aperitivo da 80ml o a un bicchierino di superalcolico da 40 ml. E’ evidente che all’ebbrezza subentra l’ubriacatura o, peggio ancora, l’intossicazione".

"Si tratta di una modalità molto più rischiosa - spiega Varese - specialmente per gli adolescenti che non hanno ancora completamente sviluppato i sistemi di metabolizzazione dell’alcol quindi, a parità di alcol assunto rispetto agli adulti, hanno dei tassi di alcolemia molto più alti, con effetti che deprimono le funzionalità cerebrali e che si ripercuotono sul comportamento. Spesso capita che finiscano in stato soporoso o in coma etilico al pronto soccorso". "Il genere femminile, poi, per ragioni di metabolismo e di ormoni – aggiuge – è più esposto di quello maschile agli effetti deprimenti dell’alcol. In genere le donne si avvicinano più tardi all’abuso alcolico rispetto agli uomini, ma sviluppano dipendenza più velocemente". Esiste infine un altro comportamento molto rischioso e diffuso. "Purtroppo il consumo di alcol è sempre più associato ad altre droghe, in modo particolare alla cocaina", chiosa varese. Un mix pericolossisimo.