LUCA BONGIANNI
Cronaca

La strada della vergogna Spuntano 290mila euro per rifare via dell’Industria

Chiusa da oltre tre anni per le buche è diventata una discarica abusiva a cielo aperto. L’arteria collega la zona industriale di Gello con la circonvallazione della FiPiLi.

La strada della vergogna Spuntano 290mila euro per rifare via dell’Industria

di Luca Bongianni

Ci sono i soldi per recuperare e riaprire al traffico, dopo oltre tre anni, via dell’Industria, la strada tutta buche e discariche a cielo aperto, che collega la Strada di Patto alla zona industriale di Gello. Si tratta di 290.000 euro recuperati da altri interventi previsti, in particolare la realizzazione della nuova piazza Leoncini dietro il Duomo. È stato approvato in linea tecnica il progetto definitivo, adesso si dovrà attendere l’approvazione del progetto esecutivo. Bocche cucite da Palazzo Stefanelli per quanto riguarda le tempistiche di inizio lavori, con l’assessore ai lavori pubblici Mattia Belli che preferisce non sbilanciarsi.

Ma nell’ultima giunta comunale si è approvata la modifica dei piani dell’amministrazione comunale. Perché mentre 35.288 euro provengono da fondi propri del Comune, il resto della spesa e quindi i 254.711 euro sono finanziati mediante risorse derivanti da diversa destinazione di alcuni mutui relativamente ai quali la Cassa Depositi e Prestiti "ha già concesso il diverso utilizzo per un progetto diverso da quello in approvazione con il presente atto – si legge in una delibera – al quale questa amministrazione comunale, per motivi che derivano dalla contingente situazione economica e alla valutazione delle priorità, ha deciso di non procedere più e di destinare l’importo dei mutui in questione, ad un nuovo ulteriore diverso utilizzo". Sono anni che le centinaia di lavoratori che ogni giorno frequentano per lavoro la zona industriale di Gello chiedono che questa strada venga sistemata e riaperta. Durante questi anni è campeggiata anche la scritta spray "vergogna" sui piloni posizionati per interdire l’accesso alle auto e ai camion. Ma negli ultimi mesi la strada è diventata anche sede di discariche abusive con rifiuti abbandonati di ogni tipo. Insomma un grande disagio per i lavoratori della zona industriale che spesso hanno fatto sentire la propria voce per una situazione diventata inaccettabile. Questo si tratta di un altro piccolo passo per riaprire questo braccetto e dare una risposta concreta alle legittime proteste dei lavoratori che ci sono susseguite in questi ultimi anni.