STEFANO LEMMI
Cronaca

La lettera del direttore: "Chiedo scusa per il caos"

Il settore giovanile del Pontedera e le dimissioni di Emiliano Branca "Il mio operato è sempre stato improntato alla buona fede".

La lettera del direttore: "Chiedo scusa per il caos"

La lettera del direttore: "Chiedo scusa per il caos"

Dopo l’inibizione di 6 mesi arrivata dalla Procura federale, Emiliano Branca, ormai ex direttore sportivo delle squadre Primavera e Juniores del Pontedera, chiarisce il proprio operato. "A seguito degli articoli di stampa riguardanti la sanzione ricevuta del sottoscritto – scrive in un comunicato - ci tenevo a chiarire determinate circostanze altrimenti equivocabili. In primo luogo, preciso che le dimissioni sono state rassegnate spontaneamente da me per consentire alla società Us Città di Pontedera di proseguire il suo lavoro serenamente e senza alcuna conseguenza in termini di immagine e reputazionali. Il mio operato è sempre stato improntato alla buona fede e sul presupposto di non violare alcuna regola. Tutte le somme versate sono servite solo ed esclusivamente a sostenere la permanenza dei giocatori fuori sede a Pontedera. A nessuno di loro, né ai loro genitori, ho mai chiesto nulla di più del necessario per il loro sostentamento a Pontedera. Lo conferma il fatto che la Procura, indagando sui fatti accaduti, non ha riscontrato nessuna anomalia in merito, perché nessuna famiglia si è lamentata del trattamento ricevuto. Il procedimento disciplinare arriva a seguito di questioni personali riguardanti il sottoscritto e non il Pontedera o suoi tesserati".

"Ogni anno – prosegue Branca - le mie squadre sono competitive e soprattutto formate da ragazzi provenienti da ogni regione d’Italia, le cui famiglie sono consapevoli di contribuire alla permanenza lontano da casa. Tutto ciò avviene nella massima trasparenza e senza alcuna disparità di trattamento. Tanto è vero che alcuni di questi ragazzi hanno anche calcato il terreno del glorioso stadio Mannucci, in si è sempre lavorato per cercare di portare avanti ragazzi di prospettiva e sempre per il bene della società".

"Auspico fortemente – conclude l’ex collaboratore del settore giovanile granata - che prima di gettare ulteriore discredito sulla mia persona, molti addetti ai lavori facciano invece luce sulle mie reali attività e modo di operare con le società. E concludo chiedendo si scusa a tutto l’ambiente Pontedera, tifosi e cittadini, per lo scompiglio che questa vicenda ha portato all’interno della società, ma ribadisco che tutto ciò che ho fatto è stato esclusivamente prodotto con leale sincerità e assoluta trasparenza".