La furia dei bulli su un14enne, il ragazzino finisce all'ospedale

Lite in piazza per un pallone

 Le indagini sono effettuate dai carabinieri per identificare i presunti responsabili

Le indagini sono effettuate dai carabinieri per identificare i presunti responsabili

Ponsacco, 12 settembre 2019 - Un litigio per il pallone. Il clima che si scalda. Lo screzio che finisce con un 14enne all’ospedale. Secondo quando riferito dallo stesso ragazzo e da alcuni testimoni, la vittima sarebbe stata trattenuta da un gruppetto e picchiato da un altro gruppetto. In tutto sette soggetti. Tutti minorenni. Tutti tra 13 e 15 anni di nazionalità macedone. Lui, invece, quello malmenato è dovuto ricorrere alle cure dei medici. Con qualche contusione, pare, e di certo un occhio tumefatto.

I fatti sono accaduti a Ponsacco, in piazza della Chiesa, nella tarda serata di martedì. E’ la mamma a raccontare la storia al nostro giornale precisando di essere «stata chiamata mentre era al lavoro per dirle dell’accaduto». Ovvero che il figlio era stato picchiato. Le hanno detto che stava giocando a pallone e c’era stato un litigio. Un fatto che avrebbe anche testimoni altri ragazzini e un paio di adulti che – rileva il genitore – «renderanno la loro versione e auuteranno ad identificare i responsabili». La donna ha già sporto denuncia ai carabinieri ed ha avvertito anche il sindaco di Ponsacco Francesca Brogi sottolineando la mancanza di sicurezza in paese.

La donna, inoltre, ha dato mandato anche al suo legale, avvocato Francesco Atzeni del foro di Livorno affinchè assista la famiglia e il figlio nell’eventuale percorso giudiziario di questa vicenda. Il legale, si limita a dire, che ha ricevuto il mandato e «attuerà anche opportune verifiche e investigazioni difensive che contribuiscano a faere chiarezza e delineare, appunto, aventuali responsabilità».

Sulla  vicenda, per la quale sono in corso indagini, e che appunto aspetta di essere chiarita nella dinamica, interviene il leader locale della Lega Federico D’Anniballe ( nella foto a fianco )che richiama il nodo dell’immobile di via Rospicciano e della mancata attuazione – sempre secondo il Carroccio – di adeguate politiche d’inrtegrazione. «Mi aspettavo che eventi di questo genere prima o poi sarebbero capitati – dice D’Anniballe – La cattiva gestione del fenomeno da parte dell’amministrazione ci presenta il suo conto e siamo noi cittadini a doverlo pagare».

«Ricordo a tutti che nel momento in cui le decine di famiglie Rom occuparono l’immobile di Via Rospicciano e difronte ai timori sollevati dalla cittadinanza, l’amministrazione ponsacchina si tirò fuori dalla mischia definendo che si trattava “di una questione tra privati”» rileva D’Anniballe che rincara la dose sostenendo che la stessa amministarzione non avrebbe svolto gli opportuni controlli della situazione» al punto tale che ad oggi, «come il sindaco ha dichiarato, neppure sappiamo il numero di famiglie presenti nell’immobile. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, un ghetto, montagne di spazzatura e zero integrazione».

«La lega Ponsacco – conclude D’Anniballe – dichiara la piena solidarietà alla famiglia del bambino aggredito e fa presente di aver presentato un’articolata interrogazione chiamando il sindaco ed all’assessore di riferimento a rispondere sul tema dei minori e su altri importanti temi afferenti l’immobile di via Rospicciano».