CARLO BARONI
Cronaca

La frana nel cuore del centro. Due fabbricati sotto la lente: "Necessari altri accertamenti"

Ieri c’è stato un ulteriore sopralluogo tecnico per capire l’evolversi della situazione. La famiglie ancora fuori casa. Il sindaco: "Le prime potrebbero rientrare a stretto giro".

L’intervento in via 4 Novembre

L’intervento in via 4 Novembre

Le indagini non sono ancora terminate sul movimento franoso che domenica ha interessato il versante sud-est di via 4 Novembre a San Miniato, a causa di una copiosa perdita della condotta idrica. C’è bisogno di un altro sopralluogo. Anche perché in alcuni scantinati c’è sempre acqua. Restano ancora fuori casa tredici nuclei familiari e restano chiuse le attività commerciali dei palazzi interessati. "Ritengo, alla luce degli accertamenti condotti nella giornata di oggi – spiega il sindaco Simone Giglioli – che il quadro evolverà in maniera diversificata per i tre fabbricati interessati dalla vicenda. Per famiglie ed attività che insistono al civico 37 crediamo che il rientro nel fabbricato possa avvenire nei prossimi giorni. Diversa è la situazione degli altri due immobili: non sono emerse ulteriori perdite, ma c’è ancora acqua in alcuni scantinati e, soprattutto, c’è bisogno di ulteriori accertamenti su stabilità e sicurezza. In questo caso potrebbero volerci più giorni".

Il crollo, domenica pomeriggio all’improvviso, ha interessato una scala che porta ad un terreno privato nel retro di un palazzo vicino alla sede centrale della banca ed un muretto. Le verifiche tecniche hanno portato a scoprire crepe e infiltrazioni in locali interrati non in uso con la presenza di rilevanti quantità di acqua. Alla luce dei primi accertamenti i vigili del fuoco hanno evacuato tre civici in cui abitano appunto i 13 nuclei familiari per un totale di 22 persone, chiudendo anche a scopo precauzionale quattro attività commerciali fronte strada, uno studio tecnico, oltre ad un asilo nido e la sede Pd. La famiglie al momento si trovano tutte fa parenti o in strutture ricettive della zona.

Carlo Baroni