REDAZIONE PONTEDERA

La Fi-Pi-Li ed i cantieri: Pontedera-diramazione, file chilometriche

Il tratto Pontedera-diramazione della Fi-Pi-Li è un incubo per migliaia di automobilisti e camionisti: file chilometriche, incidenti, ore d'attesa e viabilità secondaria sotto pressione. Una strada di 100 km che è una delle più pericolose d'Italia.

La Fi-Pi-Li ed i cantieri: Pontedera-diramazione, file chilometriche

Il dramma Fi-Pi-Li. Nelle ore di punta, in questi giorni, può essere necessario un’ora e più di fila per fare il tratto Pontedera-diramazione. Ora, davvero, si sa quando si entra e non si sa quando si esce dalla veloce, in direzione Pisa: file chilometriche, tra i quattro ed i sei chilometri. Un incubo per migliaia di automobilisti e camionisti che si trovano d’improvviso nell’imbuto causato dal cantiere al quale, può aggiungersi, anche un’altra tegola, quella che per la Fi-Pi-Li è quasi un mantra: l’incidente, anche il solo tamponamento tra auto in fila. A questi punti il rosario delle ore d’attesa si moltiplica, impedendo a molte persone di non raggiungere il posto di lavoro, al trasporto merci di non effettuare le consegne in tempo, ai cittadini in genere di non rispettare impegni professionali e familiari. Ogni giorno oltre 50mila veicoli percorrono questa arteria che collega Firenze alla costa, progettata basandosi su volumi lontani da quelli odierni (oggi ha un traffico simile a quello di un’autostrada, ma piuttosto stretta e senza corsie d’emergenza) e pensata, chissà, per manutenzioni che non sono quelle di cui questa strada martoriata ed inadeguata ha bisogno. Una strada di quasi 100 km di doppia carreggiata che è una delle strade più pericolose d’Italia, un vero e proprio percorso ad ostacoli alla quale, tra polemiche , proteste ed annunci, ad oggi non è stata trovata una soluzione. Fra danni per la troppa pressione che deve sopportare – molta di più di quella per cui era stata progettata – e malanni che si porta dietro dalla nascita, la "veloce" è la croce che attanaglia la Toscana e rende difficile e pericolosa la vita di chi è costretto a percorrerla. In questi giorni, inoltre, anche la viabilità secondaria è costretta a sforzi notevoli: chi può esce dalla Fi-Pi-Li e cerca un’alternativa. Con la conseguenza che anche l’alternativa diventa un nuovo rebus. Anche sui social fioccano le proteste.

C.B.