La cocaina era nascosta dentro un casolare

Nei guai un 47enne di Casciana Terme dopo la perquisizione dei carabinieri di Pontedera. L’uomo sarà processato a dicembre

Migration

di Carlo Baroni

CASCIANA TERME

Il fronte "spaccio" è caldo come questa estate torrida. La piazza chiede droga. Così la compagnia carabinieri di Pontedera sta intensificando le operazioni di controllo del territorio in particolare per la prevenzione e il contrasto ai reati in genere compreso lo spaccio di stupefacenti. In questo contesto, si apprende, nel pomeriggio di martedì i militari del nucleo operativo e radiomobile della città hanno proceduto al controllo e successiva perquisizione personale e locale a carico di un insospettabile cittadino italiano 47enne abitante nel comune di Casciana Terme Lari.

La perquisizione ha dato risposte positive a quelle che erano state le intuizioni investigative, in quanto l’uomo aveva occultato, in un casolare rurale nella sua disponibilità, circa 25 grammi di cocaina finalizzati allo spaccio avendo rinvenuto anche sostanze da taglio della droga, bilancia di precisione e materiali idonei al confezionionamento di dosi. L’uomo è stato arrestato in arresto nella flagranza del reato di detenzione di stupefacenti ai fini dello spaccio e poi condotto in caserma di Pontedera per le incombenze di rito. Successivamente è stato collocato agli arresti domiciliari nella sua abitazione e, ieri , presentato davanti al giudice del tribunale di Pisa è stato giudicato con rito direttissimo. Al termine dell’udienza il giudice ha convalidato l’arresto e disposto che l’uomo – quale misura cautelare– venga sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di residenza, all’obbligo di permanenza notturna in casa e a quello di presentazione alla caserma dei carabinieri tre volte alla settimana quantomeno fino al 21 dicembre.

In quella data si terrà la prima udienza del processo in tribunale, avendo la difesa chiesto e ottenuto tale termine. L’operazione segue di pochi giorni quella che si è conclusa con tre arresti e sequestro di un quantitativo di eroina che avrebbe consentito di mandare sul mercato circa due mila dosi per un giro d’affari da 50mila euro di illecito profitto.

Operazione che era scattata dopo che gli inquirenti avevano focalizzato un gruppo di soggetti appartenenti alla criminalità comune nigeriana dediti, in particolar modo ad alimentare il mercato della droga. Un’indagine ancora in corso nella quale i militari della compagnia di Pontedera stanno procedendo con ulteriori accertamenti tesi a identificare il canale di approvvigionamento dell’eroina e di altri potenziali complici dei tre finiti in manette.