
Violenza sessuale e molestie, il racconto delle amiche della presunta vittima. La difesa del docente: "Le nostre investigazioni parlano di un altro copione".
Sarebbe stato raccontato come un tipo "disinibito", disponibile anche "a parlare di sesso". Lo avrebbero descritto così, da quanto abbiamo appreso, l’insegnante arrestato nelle settimane scorse. E’ stata cristallizzata con lo strumento dell’incidente probatorio la testimonianza delle due amiche della presunta vittima delle avances a sfondo sessuale del docente finito ai domiciliari. Il professore è accusato di violenza sessuale e molestie nei confronti di una studentessa all’epoca dei fatti minorenne, e di condotte inopportune nei confronti di altre studentesse. Le due ragazze, ancora minorenni, avrebbero quindi confermato nella sostanza quando già dichiarato alla polizia circa i "comportamenti inopportuni" dell’uomo. Al centro dell’esame l’episodio finito sotto la lente degli inquirenti, quello in cui il professore – stando alle accuse – avrebbe anche molestato fisicamente la ragazza in una circostanza in cui la giovane si trovava vicino alla cattedra. A metà giugno sarà sentita davanti il giudice per l’udienza preliminare di Pisa, la presunta vittima. Anche la sua testimonianza sarà acquisita con l’incidente probatorio in quanto, pur avendo la ragazza compiuto diciotto anni, ha raggiunto da poco la maggiore età. In aula, ieri, c’era anche il consulente della difesa dell’insegnante che è assistito dall’avvocato Andrea Massaini. Il legale, da settimane, è al lavoro con investigazioni difensive e ha già sentito testimoni per fornire un diverso copione al giudice "sul comportamento del professore, sul metodo d’insegnamento e sui fatti inerenti specificatamente l’accusa che è rivolta al mio assistito", spiega. "Abbiamo già ricevuto un narrato diverso rispetto a quello che riferiscono, non senza contraddizioni, le testimoni", dice il legale che non esclude – all’esito dell’incidente probatorio della presunta vittima –di fare istanza di revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari. Una volta che sulla vicenda scattò la querela partirono le indagini del commissariato di Pontedera, coordinate dal pm Giancarlo Dominijanni. I fatti sarebbero accaduti nell’anno scolastico 2021-22, in un istituto superiore della città. Nelle settimane scorse il 60enne fu fermato dagli agenti all’interno della scuola dove insegnava e condotto alla propria abitazione agli arresti.
Carlo Baroni